La decisione della Bank of Japan
L'istituto centrale nipponico ha deciso, con 7 voti favorevoli e 2 contrari, di lasciare il tasso di interesse in territorio negativo a -0,10%, e di confermare il piano di acquisto titoli a un ritmo annuale di circa 80 trilioni di yen. Tuttavia, la forward guidance sui tassi è stata leggermente (ma sostanzialmente) modificata. La BoJ infatti ha chiaramente affermato che in futuro potrebbe abbassare ulteriormente i tassi (ricordiamo, già in territorio negativo), se ci sarà bisogno per arrivare al target di inflazione del 2%.Nel commento a seguito dela decisione, il governatore della BoJ Kuroda ha evidenziato che i tempi della ripresa economica slitteranno di circa 6 mesi, mentre i progressi sul fronte commerciale USA-Cina, non sono ancora sufficienti per pensare che le tensioni siano ormai scemate. Per questo occorre prudenza.
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Conseguenze sui mercati
Il meeting della BoJ non ha avuto grosse coneguenze sull'andamento dello Yen, che si è apprezzato contro il dollaro soprattutto per via delle scelta della FED di tagliare il costo del denaro USA. La coppia USDJPY è scesa a 108,30, dopo essere rimbalzata sulla SMA200 (occhio ai triplo massimo e minimo trading).Circa le previsioni economiche, la BoJ ha declassato l'inflazione e le reali previsioni di crescita. L'inflazione per il 2020 è stata rivista all'1,1%, quella per il 2021 all'1,5%. Riguardo alla crescita, si prevede che il PIL reale crescerà dello 0,7% nel 2020, in calo rispetto alla precedente proiezione dello 0,9%.
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