Inflazione e politica monetaria
Come detto, adesso l'inflazione è rientrata nel target fissato dalla banca centrale della Romania (BNR), nella fascia 1,5%-3,5%. L'istituto rumeno a novembre ha mantenuto il tasso di politica monetaria al 2,50%. L'ultimo cambiamento risale a maggio, quando il costo del denaro venne portato al 2,50% dal 2,25% (tre rialzi quest'anno: gennaio, febbraio e maggio). A novembre il Governatore Isarescu precisò che i tassi di interesse "sono dove dovrebbero essere e dove li vediamo nel prossimo periodo". Questo tono molto dovish (causato dai timori esterni circa la guerra dei dazi, l'equilibrio dell'eurozona e le politiche delle banche centrali) ha messo in dubbio l'ipotesi di altri 3 rialzi nel 2019.In realtà il vero motivo di preoccupazione per la banca rumena è la debolezza del LEU. Dopo aver scelto qual è il miglior broker forex gratis, possiamo infatti vedere i dati. La valuta nazionale infatti ha subito un grosso deprezzamento in estate, e la coppia EurRon è rimasta ferma in prossimità dei massimi di luglio a 4.66. La coppia UsdRon invece resta oltre la soglia psicologica di 4.00 superata a fine settembre.
Altri dati macro
Oltre al report sull'inflazione, è stato anche reso noto che la retribuzione mensile media netta reale è cresciuta 9,1% su base annua a ottobre, dal 7,7% di settembre. Su base comparativa mensile, il salario netto reale è stato dello 0,7% più alto a ottobre. In termini nominali invece il salario mensile netto medio è aumentato del 13,7% sull'anno e è salito dell'1,2% sul mese di ottobre, a 2.720 Leu. Il più alto salario medio netto di 6.380 lei è stato registrato nel settore IT, mentre il più basso, di 1.580 Leu, è stato registrato nel settore alberghiero e della ristorazione.Consiglio: studiate il più possibile prima di fare investimenti sulle valute. Qui c'è la strategia ichimoku trading system italiano.
Ieri era stato anche reso noto il saldo della bilancia commerciale, che aveva evidenziato una crescita del deficit commerciale a 11,85 miliardi di euro ($ 13,4 miliardi) nei primi dieci mesi dell'anno, a fronte di un deficit di 10,22 miliardi di euro nello stesso periodo del 2017.
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