Ormai è partito il conto alla rovescia per l'acquisizione da parte di Lufthansa della compagnia di bandiera italiana ITA Airways, nata sulle ceneri di Alitalia. I tedeschi puntano a raggiungere un bilancio in pareggio nella prima metà del 2025. Dall'anno seguente quindi comincerebbero a vedersi i profitti.
I numeri attuali del bilancio
La situazione di ITA Airways non è delle migliori. Quest'anno si punta a chiudere il bilancio con perdite inferiori ai 300 milioni di euro, dopo che nel 2022 il rosso è stato addirittura di 520 milioni di euro.Per questo motivo l'operazione che porterebbe ITA Airways tra le braccia di Lufthansa ha richiesto tempi lunghi, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo del piano industriale per il vettore tricolore.
La strategia
Lufthansa mira alla espansione intercontinentale di ITA Airways, cosa che potrebbe portare benefici - una volta andata a regime - per oltre 900 milioni di euro l'anno in termini ricavi. A bilancio invece finirebbero 130 milioni di profitti.
Si tratta di un piano di rilancio molto impegnativo, che richiede la presenza di un grande gruppo come quello tedesco. Il colosso dei cieli dovrebbe inizialmente entrare in ITA Airways con una quota del 40%. Il tutto avverrà grazie ad un aumento di capitale riservato, che potrebbe esserci nel periodo estivo. Da quel momento Lufthansa - che impiegherà 250-300 milioni di euro - potrà iniziare a gestire l'azienda italiana.
Il piano industriale
La crescita di ITA Airways passa per l'aumento della sua flotta, soprattutto per rafforzare la presenza negli Usa. Sarà fondamentale anche il potenziamento delle rotte verso il sud America.
Questa cosa però potrà avvenire soltanto in maniera graduale. Si mira ad arrivare a 80 aerei nel 2023, poi 93 aerei nel 2027.
Tuttavia già quest’anno i velivoli a doppio corridoio — per i collegamenti intercontinentali — devono diventare un quarto della flotta, rispetto al 20% del 2022.
A livello economico gli esperti fissano in 2,4 miliardi di euro i ricavi minimi di Ita per il 2023 per salire poi progressivamente fino a 3,5 miliardi nel 2027.
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