Siamo entrati nelle due settimane centrali del mese di agosto, durante le quali i mercati finanziari viaggiano tradizionalmente a ritmo molto contenuto. Il calendario macroeconomico non offre spunti di grande rilievo, con l'inflazione che torna ad essere il dato clou.
Inflazione e mercati finanziari
Nei prossimi giorni il report più atteso riguarda l'inflazione negli Stati Uniti. Qualunque esito che sia differente dalla conferma di un calo, sarà una delusione per i mercati finanziari.Se vedremo l'inflazione scendere più velocemente del previsto, probabilmente verranno spinti i mercati azionari, l'oro e il sentiment di rischio a scapito del dollaro USA.
Viceversa, se l'inflazione non soddisferà le attese, ne riceverebbe sostegno soprattutto il Dollaro USD. Il biglietto verde ha frenato la sua corsa dopo i deboli dati sull'occupazione di venerdì scorso. L'indice del biglietto verde ha ceduto infatti una buona fetta dei guadagni accumulati nei giorni precedenti, con il Dollar Index sceso vicino alla soglia di 102, con l'Indicatore MFI Money Flow index che si è sporcato.
Cina e mercati emergenti
Anche da Pechino verranno resi noti i numeri relativi all'inflazione, dove il rischio maggiore è quello di una deflazione ossia di un tasso annuo negativo. Sarebbe il segnale ulteriore di una crescita debole del paese del dragone.
Sul fronte delle banche centrali non ci sono grandi eventi all'orizzonte. I maggiori istituti al mondo hanno già preso le loro decisioni, mentre in settimana ci saranno gli appuntamenti con la Banca del Messico e quella del Brasile, due dei paesi emergenti più importanti.
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Il rating di credito
Tra gli appuntamenti che i mercati finanziari aspettano in settimana c'è anche quello con le agenzie di rating. Dopo la decisione a sorpresa di Fitch di tagliare la valutazione sul debito americano, è probabile che gli investitori daranno un occhio in più ai rating di credito in futuro.
In settimana, ad esempio, Moody's rivedrà il rating del credito della Germania e S&P rivedrà quello della Svizzera.
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