È stato un Ferragosto caldissimo a Mosca, ma non per ragioni climatiche. La situazione esplosiva dell'economia ha infatti indotto la Banca Centrale di Russia a riunirsi in una consultazione straordinaria che ha portato ad un aumento dei tassi di interesse di 350 punti base.
La stretta shock sui tassi di interesse
Il nuovo livello del costo del denaro è schizzato al 12% – in precedenza era all’8,5% –, un livello che l'istituto guidato da Elvira Nabiullina spera possa servire a ridurre i rischi per la stabilità dei prezzi ed arginare la feroce svalutazione del Rublo.Un effetto immediato del meeting straordinaria di politica monetaria è stato proprio il rafforzamento sul mercato della valuta russa. Già prima che venisse reso noto l'esito del meeting, il cambio USD/RUB era sceso poco sotto i 96 dollari, dopo che il giorno precedente aveva sfondato quota 100 (quota 110 nei confronti dell'euro). Chi conosce cos'è lo slippage Forex, ha visto concretizzarne uno, sia pure temporaneo.
Nell'ultimo anno il tasso di cambio rispetto al Dollaro si è praticamente dimezzato.
L'impatto delle sanzioni
La valuta moscovita è stata messa in ginocchio progressivamente dagli effetti delle sanzioni occidentali, che hanno fatto seguito all'invasione delle Ucraina. L'economia russa ormai è votata soltanto alla produzione alimentare e dallo sforzo di guerra. La bilancia commerciale è traballante a causa dei blocchi con l'estero, mentre la spesa militare sta mandando sottosopra in bilancio statale, che ha fatto largo ricorso al deficit.
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Rischio default sempre più concreto
Nei primi mesi della guerra i prezzi elevati del petrolio e la forte dipendenza di metano da parte dell'Europa avevano sterilizzato l'impatto delle sanzioni, adesso che il petrolio costa meno e la maggior parte dei paesi europei ha sostituito almeno in parte le forniture di gas russo con altre fonti, la situazione è drasticamente peggiorata.
Nonostante i rappresentanti del governo russo continuano a raccontare una storia diversa, e anche il Fondo Monetario Internazionale abbia visto al rialzo le previsioni di crescita per il paese, questo continuo logoramento potrebbe esprimere il paese verso il default.
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