E' stata un'altra giornata debole per i listini del vecchio continente. Gli investitori hanno assunto una posizione di attesa, sia per i timori che il conflitto in Medioriente possa allargarsi, sia perché si attendono novità dal fronte delle banche centrali.
Intanto domani ci sarà l'intervento della presidente della BCE, Christine Lagarde, al Forum di Davos, mentre l'ufficio statistico europeo rilascerà il dato definitivo sull'inflazione.
Il bilancio della giornata per gli investitori
Dopo una seduta senza grandi scosse, la Borsa di Milano ha chiuso con +0,03% sull'Indice Ftse Mib, che si ferma a quota 30.337 punti. Sulla stessa linea s'è mosso il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 32.441 punti.Nel resto del continente andamento debole. Il CAC40 di Parigi segna -0,18%, il FTSE100 di Londra -0,48%, scende anche il DAX di Francoforte -0,3%. La peggiore è Madrid -0,83%, mentre Amsterdam segna -0,12%.
Annotazione: uno dei modi più interessanti per l'analisi tecnica degli indici di borsa è il ventaglio di Gann fan.
I numeri di Milano
A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore pari a 2,11 miliardi di euro, con un incremento del 24% rispetto a ieri. I volumi scambiati sono saliti a 0,52 miliardi di azioni.
Circa i singoli titoli, gli investitori hanno premiato Mediobanca (+2,40%), grazie alla nascita ufficiale di Premier, società specializzata nella gestione di grandi patrimoni. Positivo il bilancio anche per Ferrari (+1,85%), Saipem (+1,73%) e Generali Assicurazioni (+1,31%), che ha sfruttato la promozione di Citi a “buy”.
Giornata fiacca invece per Amplifon, -3,11%, la peggiore del listino.
Gli altri mercati
Sul mercato valutario perde quota l'euro. Il cambio EURUSD scende sotto 1,09 sui minimi di un mese, come si vede sui broker opzioni binarie Italia. Va in retromarcia anche l'oro, che scivola a 2.034,5 dollari l'oncia. Sono ripartite anche le vendite sul petrolio.
Sul mercato secondario dei titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund decennali sale a 161 punti base e continuano a salire anche i tassi. Il titolo italiano è al 3,82% e quello tedesco al 2,21%.
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