lunedì 15 gennaio 2024

Imprese, continua a cresce il numero di stranieri che ne avviano una: +10% in più in 5 anni

Il numero di cittadini stranieri che decide di avviare un'attività di impresa in Italia continua a crescere. Nel 2023 infatti le aziende italiane intraprese da stranieri sono diventate 657 mila. Si tratta di un buon 10% in più rispetto a quante ce n'erano un lustro fa.

Gli stranieri e le imprese

Si tratta in parte di un effetto di sostituzione, nel senso che nello stesso lasso di tempo, il numero idi imprese avviate da italiani sono diminuite del 3%

Ma questo confermarsi come Paese multietnico è una cosa positiva, perché lo straniero che fa impresa si integra di più e meglio, e questo spinge anche la voglia di fare famiglia e quindi il tasso di natalità. E inoltre se la concorrenza è leale, fa soltanto bene al tessuto delle imprese.

Settori preferiti

Riguardo alla tipologia di imprese straniere, la maggior parte sono nel settori delle costruzioni e dei servizi che insieme rappresentano il 44% del totale (ed hanno segna un incremento del 3% annuo). Ma viaggia forte anche l’agricoltura (+5%). In controtendenza si muove il settore del commercio (-0,7%), anche se a livello numerico è sempre quello più rappresentativo, visto che ci sono oltre 261mila imprese straniere.

Provenienza e concentrazione

Il tris di Paesi da cui arriva la maggior parte degli imprenditori stranieri è Marocco, Romania e Cina. Seguono Albania, Bangladesh e Pakistan (19%) e quindi da Egitto, Nigeria e Senegal (11%).
C'è peraltro una interessante predilezione per i vari settori, a seconda dei Paesi di provenienza del cittadino straniero. I marocchini prediligono il commercio, i romeni le costruzioni e i cinesi la manifattura e l'intrattenimento.

A livello territoriale, il maggior numero di aziende a conduzione straniera si trova nel Nord Ovest, soprattutto in Lombardia (il 31% del totale). Una folta presenza c'è anche a Prato, in Toscana, dove c'è la maggiore concentrazione (pari al 33% del totale, con un'altissima presenza di cinesi), seguita da Trieste (20%) e Firenze (18%). Al contrario, in fondo alla classifica c'è Barletta-Andria-Trani con il 2,5%.

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