domenica 8 dicembre 2024

Debito statunitense, una montagna che continua a crescere

Prima e dopo l'elezione di Donald Trump, uno degli argomenti più dibattuti dagli economisti riguarda lo scenario che si prospetta per il debito statunitense. Il suo andamento già crescente potrebbe ulteriormente impennarsi con la seconda presidenza del tycoon.

I numeri spaventosi sul debito statunitense

La dimensione del debito statunitense è impressionante. Parliamo di una cifra superiore ai 36 trilioni di dollari, ossia 36000 miliardi di dollari. 

La cosa ancora più preoccupante è la progressione della crescita di questa cifra, che 11 mesi fa superava i 34 trilioni di dollari, secondo i dati forniti dal Dipartimento del Tesoro statunitense. Nel giro di un anno quindi il debito nazionale a stelle e strisce è aumentato di 2000 miliardi di dollari, malgrado nello stesso periodo di tempo il prodotto interno lordo sia stato di gran lunga superiore alla media degli ultimi 15 anni.

Indebitamento e crescita economica

L'economia quindi cresce ma non è sufficiente ad assorbire l'enorme indebitamento americano. Questo è probabilmente il dato più sorprendente, visto che solitamente in tempi di congiuntura favorevole il debito dovrebbe diminuire. Al tempo stesso questo scenario è molto preoccupante

Bisogna infatti chiedersi che cosa accadrebbe all'enorme montagna di debito statunitense nel caso in cui l'economia cominciasse a frenare, se non addirittura entrasse in recessione (con conseguente calo delle entrate fiscali e aumento delle spese).

La composizione del debito a stelle e strisce

Dei 36 trilioni di dollari di debito, 7 trilioni e mezzo di dollari sono detenuti dei fondi pensione del governo federale, nel fondo fiduciario di previdenza sociale e in altri conti governativi interni. In pratica sono fuori dal mercato finanziario.

La gran parte invece, poco più di 28 trilioni, è nelle mani del pubblico, perché distribuita in conti negli Stati Uniti o nel resto del mondo, nelle banche, nelle compagnie di assicurazioni, nelle banche centrali e nei conti di intermediazione. Si può dire che il mondo intero ha le mani sul debito americano. Per questo motivo è lecito chiedersi che cosa accadrebbe se gli Stati Uniti affrontassero una crisi come quella del 2007-2009, e quali conseguenze si avrebbero sull'intero panorama finanziario globale.

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