lunedì 16 dicembre 2024

Industria del pomodoro italiano a rischio per via di clima e concorrenza

Ci sono due fattori che negli ultimi tempi stanno provocando grosse difficoltà all'industria del pomodoro italiano, uno dei comparti che rappresentano il made in Italy nel mondo. Si tratta dei problemi legati al cambiamento climatico e quelli innescati dalla feroce concorrenza (soprattutto sleale) di paesi extraeuropei.

L'importanza economica di questa industria

Quando parliamo dell'industria conserviera italiana ci riferiamo a uno dei fiori all'occhiello della nostra economia. Siamo la terza al mondo per importanza dopo Cina e Stati Uniti. Il fatturato complessivo è di circa 5,5 miliardi di euro, e la produzione italiana è pari a 5,3 milioni di tonnellate l'anno. 

A livello occupazionale l'industria del pomodoro consente di occupare 10.000 addetti fissi ed altri 25mila stagionali. In più bisogna anche aggiungere tutto il valore relativo all'indotto. Parliamo quindi di un settore chiave per la nostra economia.

La minaccia

Negli ultimi tempi però la situazione si sta facendo sempre più difficile, mettendo in gioco lo stesso futuro di questo comparto. Anzitutto il cambiamento climatico che rende sempre più difficile la produzione di pomodoro. Una situazione che viene aggravata anche dalla precaria situazione delle nostre infrastrutture idriche, che sono deficitarie.

La concorrenza cinese

Ma è soprattutto la minaccia rappresentata dalla concorrenza sleale ad essere quella più grave. Non tutti infatti rispettano le regole di sostenibilità ambientale e sociale. In particolar modo la produzione cinese, che in questo modo abbatte notevolmente i costi e invade i mercati con pomodori di dubbia qualità, che tuttavia trovano largo utilizzo per alcune passate ed ampio spazio sugli scaffali.

Non è un caso che la Cina ha incrementato la produzione di pomodoro del 31% nell'ultimo anno, e addirittura del 68% rispetto al 2022, mentre nello stesso periodo di tempo Stati Uniti e d'Italia hanno perso diversi punti percentuali di produzione. Per questo motivo da più parti si chiede che venga estesa a livello europeo l'obbligatorietà di riportare in etichetta la zona di coltivazione ed il paese di lavorazione del pomodoro utilizzato per le passate.

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