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sabato 8 giugno 2019

Lavoro, i dati USA deludono i mercati. Dollaro in caduta

Per gli Stati Uniti non sono giunte indicazioni positive dal fronte macroeconomico, e in particolare dal mercato del lavoro. I dati sui Non Farm Payrolls infatti sono stati deludenti, e questo ha aumentato le probabilità che la Fed possa in futuro tagliare il costo del denaro.

Dati sul lavoro deludenti

L'ultimo report sul mercato del lavoro, ha evidenziato una netta frenata alle assunzioni. Le aziende made in Usa, probabilmente a causa del clima poco positivo che si respira ultimamente, hanno creato appena 75.000 nuovi posti di lavoro. Le aspettative erano nettamente superiori (180mila), così come superiori erano stati i dati dei report precedenti. Questi dati fanno capire che la frenata dell’attività economica (a luglio gli USA compiranno 10 anni di espansione) sta ormai toccando anche l'occupazione. La sola cosa positiva è che per il 104esimo mese consecutivo, l'occupazione americana ha registrato un dato positivo.

Se i dati sul numero di assunzioni non è stato soddisfacente, lo è stato ancora di meno quello relativo alla crescita dei salari. L'incremento mensile infatti è stato del 3,1%, meno delle attese e di quanto registrato ad aprile (3,2%). Va sottolineato che la dinamica della pressione salariale è un indicatore molto influente per le decisioni di politica monetaria della FED.

Consiglio: quando fate investimenti online, cercate sempre di capire le ragioni di una operazione. Ad esempio cosa accade quando un trader acquista un'opzione vanilla al prezzo bid ask.   

Dollaro debole sul mercato valutario

Non c'è da stupirsi quindi se i mercati hanno visto in questo report sul lavoro, un indizio in più di un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Del resto qualche giorno fa, lo stesso presidente della banca centrale a stelle e strisce, Jerome Powell, aveva parlato in modo sibillino di questa possibilità, sia pure senza sbilanciarsi troppo. La reazione degli investitori è stata di vendere dollari. Sono scattati moltissimi ordine stop (che cos'è definizione). Il biglietto verde ha vissuto la peggiore settimana da dicembre, con l'index che è sceso a 96,671. Il biglietto verde è sceso ai minimi da due mesi e mezzo, e la coppia EURUSD è salita sopra quota 1,133.

sabato 6 aprile 2019

Mercati, il dollaro fa su e giù tra dazi e dati macro

L'ultimo giorno di negoziazione sui mercati è stato caratterizzato soprattutto da due eventi. Il primo è la schiarita sul fronte dei dazi tra USA e Cina, il secondo sono i dati sul lavoro degli Stati Uniti.

La guerra dei dazi e i mercati

Sul fronte commerciale va segnalato il grosso passo in avanti nei negoziati tra Stati Uniti e Cina. Trump ha annunciato che un'intesa potrebbe essere raggiunta "entro le prossime quattro settimane, forse qualcosa di più o forse qualcosa di meno". Dal canto suo il vice premier cinese Liu He, ha definito gli ultimi incontri "fruttuosi". I mercati sperano che un accordo tra i paesi possa rimuovere alcuni ostacoli globali alla crescita, e per questo hanno reagito positivamente alla notizia.

Per questo motivo durante la mattinata di venerdì, il dollaro ha dato una bella sgasata rispetto alle altre valute principali. Il biglietto verde ha raggiunto i massimi di 3 settimane contro lo Yen giapponese (valuta rifugio), facendo la gioia di chi ci ha puntato adottando strategie di trading a breve termine.

I dati sul lavoro USA

Nel pomeriggio però gli entusiasmi dei mercati si sono raffreddati. Sono infatti stati resi noti i dati sul lavoro USA, che hanno avuto un tenore misto. Da una parte infatti c'è stato un report positivo circa il numero di buste paga non agricole (Non Farm Payrolls), salite di 196.000 unità contro le 180.000 previste. Un bel passo in avanti dopo la deludente lettura di febbraio (la più bassa da settembre). Tuttavia a una tale crescita non corrisponde una forte pressione salariale. La paga oraria media infatti è cresciuta solo di quattro centesimi (0,1%) dopo il salto dello 0,4 percento a febbraio.

Consiglio: fare trading con bonus senza deposito forex non è sempre la scelta migliore per approcciare ai mercati finanziari.
 
Questo rapporto dal tenore misto è stato interpretato dai mercati come un segnale che la FED ha ragione. L'istituto centrale ha deciso di sospendere il ciclo di strette sui tassi, dopo i quattro rialzi varati lo scorso anno. Le incertezze riguardo alle prospettive dell'economia americana, danno ragione a questo atteggiamento. Ciò spiega perché dopo i dati sull'occupazione, il biglietto verde ha ridotto i guadagni e alla fine è rimasto stabile contro l'Euro e lo Yen, mentre l'indice del biglietto verde è stabile attorno quota 97.