giovedì 30 gennaio 2020

L'industria del falso riempie il carrello con prodotti made in Italy taroccati

L'industria del falso ha un giro d'affari superiore a quella dell'originale. Accade così per l'alimentare Made in Italy, che nel mondo ha superato nel 2019 i 100 miliardi di euro, mentre il nostro export "originale" non ne vale neppure la metà, 42. Nell'ultimo decennio il fenomeno del così detto "Italian sounding", ovvero denominazioni che richiamano al nostro paese ma che non sono prodotte qui da noi, è schizzato del 70%.

I numeri dell'industria del falso

A evidenziare questi dati allarmanti è Filiera Italia, ovvero l'associazione che riunisce il meglio della produzione agricola nazionale. Analizzando le conseguenze dei dazi sul settore agroalimentare italiano, è emerso che l'industria del falso ci ha sguazzato dentro, sottraendo quote di mercato e anche posti di lavoro (circa 300mila). Ci sono alcuni dati dell'industria del falso che lasciano esterrefatti. Ad esempio negli USA sono state vendute 150mila forme di Parmigiano Reggiano, mentre sono state 6 volte di più (900mila) quelle di Parmesan.

Ma ad accentuare il problema del falso c'è quello dei dazi USA, che colpiscono le nostre eccellenze agroalimentari molto di più di quanto sembri a prima vista. Il settore dei formaggi è quello più penalizzato. I formaggi a pasta dura (circa 220 milioni di euro di export) sono quelli più colpiti, e questo alimenta l'industria del falso. Il nostro pecorino viene prodotto anche dai taroccatori americani, senza usare neppure una goccia di latte di pecora. Discorso analogo per il Provolone.

Dazi e salumi

Ma anche il settore dei salumi è fortemente penalizzato. I dazi hanno colpito circa 50 milioni del nostro export di salami e mortadelle, prodotti icona della salumeria italiana che vengono sostituiti da prodotti locali di qualità e prezzo più basso. Inoltre per effetto dei dazi, salami e mortadelle esportati dall’Italia finiscono per costare allo scaffale quanto i prosciutti, e finiscono per essere tagliati fuori dal mercato di una ampia fascia di consumatori.

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