lunedì 3 febbraio 2020

Commodities, pesante crollo delle quotazioni sugli exchange cinesi

Era dal 23 gennaio che i mercati cinesi erano chiusi per via delle festività legate al capodanno Lunare. Alla riapertura di oggi, i timori legati alla diffusione del Coronavirus sono esplosi in tutta la loro gravità, innescando un calo fortissimo nel settore delle commodities.

La paura del virus e le commodities

Gli investitori sono sicuri che la diffusione del virus Wuhan avrà un impatto molto forte sulla produzione della seconda economia mondiale, e di conseguenza sulla richiesta di materie prime. Questo spiega il tracollo dei prezzi delle commodities nel primo giorno di contrattazione, dopo la chiusura per le festività del Capodanno lunare. I futures su metalli, prodotti del settore energy ed agricoli sono stati travolti da una ondata di vendite senza precedenti, sui tre principali exchange di materie prime cinesi. Questo ha fatto scattare gli stop agli ordini in corso (qui è spiegato che cos'è un trailing stop).

Gli investitori in questo momento sono a caccia di asset a basso rischio, mentre scappano via da quelli più rischiosi. Il maggiore ribasso ha colpito l’iron ore (minerale di ferro) che ha terminato gli scambi in calo dell’8%. Ma una forte ondata di vendite ha colpito anche rame, greggio ed olio di palma. Chiaramente questo ha inciso sulle quotazioni dei titoli delle aziende produttrici, anch'esse colpite da pesanti cali in Borsa (la peggior perdita dal 2015).

Consiglio: prima di fare investimenti sulle commodities, è bene conoscere alcune tecniche di base, come la strategia breakout trading pullback.

Il crollo della domanda di petrolio in Cina

Va segnalato anche un altro importante evento che riguarda una delle commodity principali, ovvero il petrolio. A causa dei timori del Coronavirus, la domanda di petrolio in Cina è crollata di circa 3 milioni di barili al giorno, pari al 20% del fabbisogno totale. Si tratta probabilmente del più severo shock subito dalla domanda di petrolio dalla crisi finanziaria, nel 2008-2009, e del più repentino dall'attacco alle Torri Gemelle. Nel frattempo le autorità monetarie cinesi si sono impegnate a fornire liquidità ai mercati, mentre la banca centrale ha ridotto i tassi.

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