Dollaro e sterlina contro l'euro
Contro l'ipotesi di una stretta monetaria ci sono il fatto che l'inflazione continua ad andare in frenata e anche la forza dell'euro, che continua ad andare in salita.Ieri la valuta unica è rimasta ancora oltre 1,15 grazie all'ennesimo composto rialzo (+0,67%). La coppia Eur-Usd é stata scambiata a 1,1554 alla fine della sessione USA. Il cross è in una fase di rafforzamento da tempo con l'indicatore ATR average true range che evidenzia una fortissima volatilità su questo asset. Dal punto di vista tecnico intravediamo un'area di resistenza a 1,1605 e supporto a 1,1451.
Va detto che anche nei confronti della sterlina l'euro sta facendo balzi in avanti. Il cross Eur-Gbp ieri ha ampliato la performance positiva con un incremento dello 0,78%. Nel breve periodo c'è un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 0,8883 e primo supporto individuato a 0,8814. Potrebbero esserci sgroppate fino all'area 0,8952. Occhio alle indicazioni che ci giungono dall'indicatore frattale trading.
Il meeting BCE
Il secondo fattore che al momento ostacola il tapering è l'inflazione, che non riesce a toccare il target del 2% e conservarlo. La presenza di questi due fattori fa pensare ad un proseguimento della linea accomodante seguita finora da Mario Draghi. Ma soprattutto sono fattori che aiuteranno il presidente BCE a tenere a bada i "falchi", cioè i membri nel direttorio che spingono per procedere in tempi brevi ad una normalizzazione della politica monetaria.I tassi in Europa sono fermi a zero da alcuni anni. Inoltre dal 2015 la EuroTower ha cominciato un programma massiccio di quantitative easing tramite che va avanti al ritmo di 60 miliardi di euro al mese. Questo programma dovrebbe durare fino a fine anno. Al meeting in corso però la BCE potrebbe avviare la discussione su cosa farà nei prossimi mesi. Ovvero se ha intenzione di cominciare il tapering e quando e in che misura. Da questi discorsi gli analisti valuteranno le loro prossime mosse sul mercato, che chiaramente attendono con attenzione la conferenza stampa esplicativa di Draghi, in programma domani.
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