Già perché quello che noi paghiamo ogni volta non è il consumo effettivo, ma quello che si stima abbiamo consumato fino a quel momento. E spesso i conguagli fanno riferimento a periodi lunghissimi, arrivando così a cifre choc.
Addirittura ci sono casi in cui i conguagli hanno abbracciato un periodo di quattro o cinque anni, anche di più. Nel complesso si tratta di un paio di milioni di bollette l'anno.
Stop alle super bollette
Ma dal prossimo mese di marzo scatterà uno stop a questa pratica. Secondo la nuova legge, nei contratti di fornitura il diritto al corrispettivo si prescrive in due anni.Dopo che l’Autorità per l’energia avrà stabilito i criteri, scatterà il divieto di effettuare conguagli oltre due anni di tempo. La norma è stata approvata una decina di giorni fa (all’unanimità) dalla Camera. Venerdì invece è stato approvato il testo assieme alla Legge di Bilancio. Quest'ultimo è stato un passaggio essenziale, visto che se non fosse andata così, tenuto conto dell'imminente fine della legislatura anche stavolta questa norma sarebbe diventata lettera morta.
I primi gestori che dovranno fare i conti con questa nuova legge sono quelli della luce, dal primo marzo 2018. Toccherà poi a quelli del gas, dal gennaio 2019 e ai gestori dell'acqua dal 2020 (i loro conguagli pesano di meno, ma sono anche quelli proporzionalmente maggiori, visto che i contatori meccanici sono nelle case, e non di immediata lettura).
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