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domenica 3 dicembre 2017
Professioni sempre più a rischio per la diffusione della robotica
L'effetto congiunto di tecnologia e globalizzazione sta minacciando alcune professioni. Negli Stati Uniti la cosa è già chiara in molti settori, ad esempio in ambito medico. Un paziente che deve fare una tac va in clinica, dove un semplice infermiere fa tutto tramite l'ausilio di un robot, che poi trasmette i dati a un medico che può essere ovunque nel mondo (spesso in posti dove il suo consulto costa di meno). Il medico trasmette in via telematica il suo referto, che spesso viene consegnato alla farmacia della clinica che a sua volta invia i medicinali direttamente a casa del paziente. Tutto molto rapido, con un ottimo livello di servizio e a costi inferiori.
Ecco un effetto virtuoso della combinazione tra tecnologia e globalizzazione. Anche se si perde quel contatto diretto medico paziente che spesso vale più della visita stessa. Ma soprattutto si riduce la necessità del servizio del lavoro qualificato del medico, visto che nella clinica è l'infermiere che fa funzionare la macchina. E' chiaro che tutto questo può generare delle conseguenze forti sul mercato del lavoro, riducendo l'incidenza numerica di alcune figure (nel nostro caso il medico).
L'evoluzione del processo e le conseguenze sulle professioni
Questo effetto è una evoluzione di un processo già in corso dagli anni Novanta, quando la delocalizzazione di molte produzioni industriali ha devalorizzato molti posti di lavoro nelle economie avanzate. La diffusione di tecnlogia e internet ha eliminato molti posti di lavoro, il cui posto è stato preso da nuove professioni legate proprio ai servizi innovativi. Tuttavia quel che sta succedendo adesso è diverso, perché ad essere messe a rischio sono professioni ad alto valore aggiunto, come quella del medico. Chirurgia robotica, diagnosi e chirurgia da remoto, telemedicina sono in rapida crescita.
Ma un discorso analogo vale anche in ambito finanziario. Molte professioni cominciano ad essere assunte da software, che tramite algoritmi sempre più complessi prendono il posto degli umani. Spesso addirittura dei manager. Basti pensare al trading in borsa, dove al lavoro umano è sempre più prepotente la presenza dei software. Ma esempi se ne possono trovare in tantissime altre professioni. In ambito giuridico, in ambito giornalistico, in ambito turistico. Robot e intelligenza artificiale stanno spingendo il mondo delle professioni a ripensare se stesso.
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