giovedì 17 giugno 2021

Banca centrale USA, ecco la svolta: viene anticipato il momento della stretta

Pur confermando la linea della cautela e della pazienza, la FED - banca centrale USA - ha avvicinato il momento della stretta. Questo è quanto emerge dal meeting del comitato di politica monetaria che si è tenuto martedì e mercoledì, il cui esito è stato comunicato ieri sera.

La decisione della banca centrale USA

La Federal Reserve ha lasciato fermi i tassi di interesse allo 0-0,25%, e inoltre ha mantenuto invariati i programmi di acquisto titoli. Rimanono da 80 miliardi di dollari al mese di bond più 40 miliardi di asset backed securities.
Nell'immediato quindi non ci sono novità, tutto l’orientamento di politica monetaria della banca centrale USA viene confermato. Ma è lo scenario futuro che cambia in modo importante, per colpa dell'inflazione.

L'inflazione che cresce

I timori dei mercati cominciano a prendere consistenza, perché di fronte a una previsione al rialzo dell'inflazione, la FED non può far più finta di niente.
Le proiezioni sui prezzi al consumo sono state riviste al 3,4%, mentre finora erano al 2,4%. Anche per il prossimo anno la banca centrale USA opera un ritocchino, 2,1% invece che 2%. Infine nel 2023 dovrebbe essere 2,2% e non 2,1%. Anche se la FED ribadisce che questi rialzi sono da considerare come «transitori», qualcosa è cambiato.

Nota operativa: è interessante osservare le conseguenze delle decisioni della banca centrale USA sul canale di Donchian channel del dollaro.

Le proiezioni sui tassi

I dot plot, ossia le proiezioni con i quali i governatori indicano le proprie previsioni sull’andamento dei tassi, evidenziano un atteggiamento molto più da "falco" rispetto a prima

In special modo, sono cresciute le indicazioni riguardo un possibile rialzo del tasso di interesse nel 2002. Infatti tre governatori della banca centrale USA hanno cambiato idea e hanno anticipato i tempi per un possibile primo rialzo, già possibile da altri due banchieri centrali.
Diventano due quelli che addirittura si aspettano un doppio ritocco ai tassi entro il 2023. Complessivamente tredici banchieri centrali su 18 hanno rivisto al rialzo le loro indicazioni sul costo ufficiale del credito.

I mercati reagiscono

La prospettiva di una stretta più vicina ha avuto un effetto immediato sui mercati. Il cambio Euro-Dollaro è precipitato sotto la soglia di 1,20 dopo oltre un mese. L'indicatore awesome oscillator trading ha drasticamente invertito rotta.
Inoltre l'Index - che misura l'andamento del biglietto verde rispetto a un paniere di valute principali - è salito oltre quota 91,3.

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