Lo Stato da una parte dà, ma dall'altra lo riprende. E' questo l'allarme lanciato dalla CGIA, che evidenza come gran parte dei ristori previsti da due decreti, finiranno per finanziare il pagamento delle tasse da parte delle imprese italiane.
La beffa per le imprese italiane
Il dato è presto fatto. Grazie a due decreti sostegni che il governo ha approvato nei mesi scorsi, nelle casse delle imprese dovrebbero arrivare circa 21,4 miliardi di euro.Ma in occasione delle tante scadenze fiscali previste nel mese di giugno, le imprese verseranno all'erario la bellezza di 19 miliardi di euro.
Tra acconti e saldi di Ires, Imu, Irpef/addizionali Irpef, Irap e diritto camerale, praticamente tutto quello che hanno ricevuto lo daranno indietro. I contributi a fondo perduto non serviranno quindi a finanziare la crescita e gli investimenti, ma solo a pagare le tasse.
Nessuna ripresa vera in questo modo
Chi otterrà denaro per compensare gli effetti della crisi, spesso pochi e in ritardo, subirà anche la beffa di doverli restituire subito al mittente, cioè allo Stato.
È evidente che non è questo il modo di dare una mano alle tantissime piccole e medie imprese italiane, già duramente provate dalla crisi.
Forse può interessare: rischio default per molte aziende a causa della crisi Covid.
Peggio ancora andrà a quelle imprese che, con le sole proprie forze, grossi problemi dal Covid non ne hanno subiti. Per loro il fardello del carico fiscale non potrà essere alleggerito da alcun contributo a fondo perduto.
In sostanza lo Stato gli dice: "Hai retto al Covid? adesso arrivo io..."
Azzerare il carico fiscale del 2021
Bisogna ripensare all'intero approccio fiscale dell'anno in corso, secondo la CGIA. Possibilmente arrivando a un azzeramento del carico di tasse.
Se fosse attuato per tutte le imprese con un fatturato 2019 inferiore al milione di euro, al Fisco costerebbe circa 28/30 miliardi di euro. Sarebbe una sorta di "investimento" per lo Stato, perché dando ossigeno alle piccole imprese, si permetterebbe loro di gettare le basi per una ripresa vera. E poi bisogna ricordare che comunque dovrebbero pagare le tasse locali.
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