giovedì 1 settembre 2022

Prezzo del petrolio, anche il mese di settembre comincia con una discesa

Dopo aver chiuso il mese terzo mese consecutivo in calo, il prezzo del petrolio comincia fiacco anche settembre.
Sull'andamento dell'oro nero incidono una serie differente di fattori dal lato dell'offerta e della domanda.

I driver del prezzo del petrolio

Il fattore più importante che sta agendo sul prezzo dell'oro nero è la recessione. I timori di una marcia indietro prolungata dell'economia globale, fanno temere per il futuro della domanda di petrolio. I recenti dati sulla manifattura cinese non fanno che acuire questa preoccupazione.
Si tratta di un chiaro fattore ribassista per il prezzo del petrolio, a causa dell'indebolimento della richiesta.

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Fattori ribassisti

Ad accelerare questa preoccupazione è l'atteggiamento delle principali banche centrali, che stanno virando verso un atteggiamento molto aggressivo riguardo ai tassi di interesse, per combattere l'aumento dell'inflazione. Ma tutto questo finirà per penalizzare la crescita economica e avvicinare la recessione.

Nel frattempo, i dati ufficiali pubblicati mercoledì hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di oltre 3 milioni. Tuttavia, lo stesso rapporto ha rivelato che la produzione petrolifera statunitense è salita a 11,82 milioni di barili al giorno a giugno, il più alto da aprile 2020.

Un altro fattore ribassista per il prezzo del petrolio è il possibile accordo con l'Iran sul nucleare. Secondo Josep Borrell, capo della politica estera dell'UE, un accordo è a portata di mano, tanto da poter essere concluso 'nei prossimi giorni'. Un accordo porterebbe alla riduzione delle sanzioni contro l'Iran, che potrebbe immettere sul mercato il suo petrolio.

L'andamento dei prezzi

Giovedì i futures sul greggio Brent sono rimasti al di sotto di $ 96 al barile, dopo una discesa di circa il 20% negli ultimi tre mesi. I futures sul greggio WTI sono invece al di sotto di $ 90 al barile, con la Kaufman Kama indicator che evidenzia un forte quadro di debolezza.

L'OPEC+

Ad arginare la caduta del prezzo del petrolio sono le voci dall'Arabia Saudita, che potrebbe spingere l'OPEC+ a tagliare l'offerta nel meeting di settimana prossima. Questa mossa coinciderebbe proprio con un aumento dell'offerta dall'Iran, se dovesse concludere un accordo nucleare con l'Occidente.

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