Dopo le turbolenze che hanno riguardato il settore bancario, nessuno si aspettava più che la Federal Reserve avrebbe portato avanti un piano aggressivo di politica monetaria. Infatti, al termine della due giorni di riunione del comitato di politica monetaria, la Banca Centrale Americana ha deciso di alzare il costo del denaro di soli 25 punti base.
La mossa della Fed sui tassi di interesse
Il tasso di interesse chiave è ora compreso tra il 4,75 e il 5,00%, un livello che non si vedeva dal lontano 2007. La decisione del comitato di politica monetaria è stata presa all'unanimità.La cosa più importante è che la Federal Reserve ha messo in dubbio la possibilità di procedere ad ulteriori strette monetarie nei prossimi mesi. A causa della turbolenza nel sistema bancario, il ciclo di strette potrebbe quindi essere concluso in anticipo rispetto a quello che si riteneva probabile appena un paio di settimane fa. Tutto questo nonostante l'inflazione sia giudicata ancora elevata.
Al momento però la priorità della banca centrale è quella di dare stabilità ai mercati finanziari.
Le nuove proiezioni sui tassi di interesse evidenziano che 17 dei 18 Banchieri centrali prevedono un picco del costo del denaro al 5,10% entro la fine dell'anno, il che implica un ulteriore aumento di 25 punti base.
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La reazione degli investitori
Il brusco cambio di rotta della Federal Reserve ha avuto inevitabili conseguenze sui mercati. In particolar modo, sul mercato valutario l'indice del biglietto verde è sceso verso quota 102, in prossimità dei minimi degli ultimi due mesi. Chi conosce cosa sono i pattern forex, ne ha visti comparire almeno un paio di inversione del trend.
Ne ha approfittato invece l'euro. Cambio tra la valuta unica e il dollaro americano si è avvicinato a 1,09. La maggior parte delle valute principali comunque sta concretizzando guadagni intorno al punto percentuale rispetto alla valuta statunitense dopo la decisione della Federal Reserve.
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