Settimana scorsa i mercati finanziari hanno avuto occhi quasi esclusivamente per la Fed e la BCE, che si sono riunite in meeting. Questa settimana gli investitori guarderanno soprattutto ai dati sull'inflazione americana, per comprendere le prossime mosse dell'Istituto a stelle e strisce.
Il dato più atteso dagli investitori
Mercoledì il Bureau of Statistic rilascerà il dato sull'inflazione relativo al mese di aprile. Gli economisti si aspettano un leggero aumento del tasso principale, dopo quello del mese precedente. Chiaramente l'esito di questo report inciderà sulla prospettiva che la Federal Reserve possa mettere in pausa il programma di aumento dei tassi il mese prossimo.Potrebbe risentirne anche il dollaro, che settimana scorsa è rimasto a galla verso quota 102, dopo che la Fed ha effettuato il decimo aumento dei tassi di interesse. Il cambio EURUSD intanto dà segnali interessanti sfruttando la media mobile di convergenza divergenza.
Una lettura dell'inflazione più debole del previsto rafforzerebbe però le aspettative che la FED possa cominciare a tagliare i tassi già nella seconda metà dell'anno.
Nel frattempo i dati sull'occupazione resi noti venerdì scorso hanno rincuorato gli investitori sui pericoli di recessione dell'economia americana.
La Bank of England
In settimana un altro appuntamento importante per gli investitori sarà quello con il meeting della Bank of England. L'istituto centrale britannico si prevede che alzerà il costo del denaro di 25 punti base, per continuare la battaglia contro l'inflazione.
L'ultima lettura sulla crescita dei prezzi è stata di 10,1%, nettamente superiore rispetto a quella della zona euro e degli Stati Uniti.
Il mix di un'alta inflazione e un mercato del lavoro ingessato alimentano tra gli investitori le prospettive di ulteriore aumenti dei tassi quest'anno. Se così fosse la sterlina potrebbe guadagnare terreno rispetto al Dollaro e all'Euro.
Suggerimento: se vi interessa negoziare la sterlina, potete sfruttare le ichimoku cloud (spiegazione qui).
Focus sul petrolio
Un altro tema caldo per i mercati è quello del petrolio. Nonostante il rimbalzo di venerdì scorso, il mercato ha vissuto una terza settimana di calo consecutivo, legato alle preoccupazioni riguardanti le prospettive sulla domanda.
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