giovedì 1 giugno 2023

Investitori, si riducono le scommesse su una nuova stretta della FED

Gli investitori rivalutano le prospettive future della politica monetaria della FED, e così il dollaro si prende una pausa dopo una bella corsa.

La nuova view degli investitori

La valuta statunitense ha guadagnato oltre il 3% durante il mese di maggio (è interessante osservare l'andamento dell'indicatore ROC trading  -rate of change), e soprattutto nell'ultimo periodo aveva beneficiato della convinzione degli investitori che la FED alzerà i tassi anche a giugno. 

Tuttavia nelle ultime ore i mercati hanno ridotto questa possibilità al 26%, mentre appena ieri era data ad una possibilità del 67%.

Le dichiarazioni sui tassi

E' successo infatti che il governatore della Fed e candidato vicepresidente Philip Jefferson, ha dichiarato mercoledì che 'saltare un aumento dei tassi in una prossima riunione consentirebbe al Comitato di vedere più dati prima di prendere decisioni sull'entità di un ulteriore rafforzamento della politica'. Ha aggiunto che qualsiasi decisione di mantenere i tassi stabili non dovrebbe essere vista come la fine del ciclo di inasprimento.

Anche il presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker ha suggerito che la banca centrale lascerà i tassi stabili a giugno.

L'andamento del dollaro

La riduzione delle aspettative di una nuova stretta della FED, ha spinto l'indice del dollaro intorno a 104,2, dopo aver raggiunto i massimi di oltre due mesi nei giorni scorsi. Gli oscillatori trading analisi tecnica non segnalano ipercomrpato. 

Sull'andamento del dollaro pesa anche la minore richiesta di rifugio sicuro, dopo che la Camera dei rappresentanti ha approvato la legge sulla responsabilità fiscale del 2023 con un voto di 314-117 mercoledì sera. Adesso il disegno di legge avanza al Senato, dove dovrebbe essere approvato prima della scadenza predefinita del 5 giugno.

Dati macro

Gli investitori si concentreranno adesso sui dati economici cruciali previsti per venerdì, tra cui il rapporto sui libri paga e il PMI manifatturiero ISM, che dovrebbero fornire ulteriore chiarezza sulla forza economica degli USA, soprattutto dopo che il rapporto JOLTS ha mostrato un aumento inaspettato dei posti di lavoro vacanti a 10 milioni.

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