Le borse del vecchio continente si avvicinano con passo svelto al meeting della Federal Reserve, in calendario per mercoledì. A dare il buonumore al mercato azionario è il miglioramento delle fiducia nell’economia tedesca. Intanto c'è stata la svolta da falco della banca del Giappone, che procede alla prima stretta dopo 17 anni.
Il bilancio del mercato azionario
Alla fine di questa seduta, il mercato azionario europeo si è mosso in positivo, sia pure con bilanci disomogenei. Milano ha chiuso con un progresso dello 0,95% sull'indice Ftse Mib, che chiude a 34.262 punti. Sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 36.415 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,25%) e anche il FTSE Italia Star (+0,47%).Le altre principali Borse d'Europa chiudono con rialzi variabili. Molto bene Madrid +1,02%, Amsterdam +0,81%. Mediamente tonica Parigi +0,65%, mentre sono stati più cauti gli investitori a Londra +0,22% e sull'indice Ger 40 di Francoforte +0,27%.
I numeri di Milano
Riguardo ai singoli titoli, brilla soprattutto Iveco, +3,1% dopo alcune sedute fiacche. Corre Bper (+3,03%) dopo il rating assegnatole da S&P, ma in generale hanno marciato bene tutti i titoli bancari: Banco Bpm, +2,41%, Banca Mediolanum +2,24%, Mps +1,22%, Unicredit +2,11%, Intesa +1,46%.
Male invece il bilancio di Stm, -2,9% dopo lo stacco cedola.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, il dollaro si rialza alla vigilia della riunione della FED. Il cambio EURUSD resta in area 1,085, rimanendo rispetto alla media mobile di convergenza divergenza. Perde decisamente quota lo Yen dopo il meeting della BoJ che ha posto fine all'era dei tassi di interesse negativi.
Tra le materie prime, il petrolio Brent supera gli 87 dollari al barile in seguito agli attacchi dei droni ucraini contro le raffinerie russe e ai tagli alle forniture annunciati dall’Iraq per compensare la mancata riduzione della produzione nei mesi scorsi.
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