giovedì 14 novembre 2024

Vendita azioni MPS, il ministero dell'Economia incassa 1,1 miliardi di euro

Lo Stato italiano ha proceduto ad una nuova vendita di azioni di Monte Paschi Siena, ricavandone oltre un miliardo di euro. L'operazione ha portato il Ministero delle Finanze a liberarsi di un altro 15% del capitale azionario dell'istituto.

Le ragioni di questa vendita

Banca MPS è l'istituto più antico del mondo, visto che venne fondata nel 1472. Dopo una serie di vicissitudini abbastanza pesanti, lo Stato italiano intervenne per salvarla nel 2017, tramite una ricapitalizzazione precauzionale, autorizzata da Bruxelles.

Tuttavia l'impegno preso con l'UE era di procedere alla vendita di gran parte della sua partecipazione entro la fine del 2024. Per questo motivo negli ultimi tempi lo Stato ha effettuato tre operazioni di collocamento di azioni sul mercato, che hanno portato profitti per circa 2,7 miliardi di euro.

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I dettagli dell'operazione

L'ultima operazione (Accelerated bookbuilding) è stata rivolta a investitori italiani ed esteri, come ha dichiarato il dicastero di Via XX Settembre in un comunicato. La vendita ha riguardato azioni equivalenti al 15% del capitale sociale di Banca Monte Paschi di Siena, per un importo di circa 1,1 miliardi di euro (ognuna è stata venduta a 5,792 euro). La partecipazione dello Stato si riduce così all'11,7% del capitale sociale della banca.

Inizialmente il ministero aveva pensato a un collocamento del 7%, ma l’operazione si è poi chiusa con la vendita del 15% perché la domanda è stata oltre il doppio dell’offerta.

La reazione del mercato

La vendita da parte dello Stato ha messo le ali al titolo di Banca MPS, che ha guadagnato oltre il 13,8% in mattinata (facendo breakout da un testa e spalle rovesciato). Avanza anche Banco BPM BAMI (+3,7%), che ha acquistato azioni MPS pari al 5% del capitale. L’istituto milanese ha però precisato che non vuole presentare alle autorità competenti l’istanza autorizzativa per superare la soglia del 10% dell’istituto senese.

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