venerdì 29 novembre 2019

Occupati in crescita a ottobre. Istat evideniza 46mia unità in più rispetto a settembre

Cresce il numero di occupati a ottobre, tornando al livello massimo registrato 4 mesi fa, a giugno. A evidenziarlo sono gli ultimi report di Istat, diffondendo i dati provvisori su “Occupati e disoccupati”.

I dati sugli occupati in Italia

Dopo la crescita dell’occupazione registrata nel primo semestre, l'andamento dell'occupazione era stato altalenante, ma questa volta la crescita dei lavoratori indipendenti ha spinto al rialzo il livello del numero di lavoratori. Inoltre c'è stato anche un contestuale calo della disoccupazione e un aumento degli inattivi. Complessivamente, nel mese di ottobre la stima degli occupati risulta in crescita dello 0,2%, pari a 46mila unità. Inoltre il numero di gli occupati risulta in crescita di 217 mila unità su base annua (+0,9%). Il tasso di occupazione sale al 59,2% (+0,1 punti percentuali).

Secondo i dati diffusi da Istat, l'incremento dell’occupazione è dovuto alla crescita degli indipendenti (+38mila) e dei dipendenti a termine (+6mila) mentre risultano sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti. L’occupazione è in aumento per entrambe le componenti di genere, con una leggera crescita della componente femminile. Riguardo alle fasce di età, c'è un aumento tra gli over 35 (+49mila), mentre cala lievemente tra i 25-34enni ed è stabile tra gli under25.

Più contratti a termine

Nel trimestre agosto-ottobre aumentano i dipendenti a termine (+1,2%, +38mila) e sono sostanzialmente stabili i permanenti, mentre risultano in calo gli indipendenti (-0,7%, -40mila); si registrano segnali positivi per i 25-34enni e per gli over 50, negativi nelle altre classi. Il tasso di disoccupazione è sceso al 9,7%, con le persone in cerca di occupazione sono in diminuzione dell'1,7%, pari a -44 mila unità nell'ultimo mese. Nei dodici mesi, i disoccupati sono 269 mila in meno (-9,7%). La diminuzione riguarda tutte le fasce di età e in particolare la disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni che si riduce al 27,8%. Su base mensile il calo è di 0,7 punti percentuali, su base annua di 4,8 punti.

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