L'allerta
maltempo continua a persistere su molte regioni italiane, ed è cominciata la
conta dei danni per il settore agricolo. Secondo Confagricoltura, se il maltempo dovesse ancora continuare i danni potrebbero superare i
500 milioni di euro, soltanto per il primario.
Danni al settore agricolo
La mappa dei danni causati dal maltempo al settore agricolo è drammatica, rendendo ancora una volta evidente la
fragilità di un territorio che ha bisogno non soltanto di misure di emergenza, ma soprattutto di
misure di prevenzione.
La situazione al Nord
Nel Nord la situazione è assai complessa. In Piemonte la prima neve caduta sulle piante ancora con fogliame verde, ha
danneggiato gli alberi di nocciolo e castagno. Il maltempo ha reso complicato la
raccolta di mais, soia, riso; danni derivano anche dalla
mancate o ritardate semina dei cereali. In Trentino Alto Adige sia la neve che le piogge hanno reso molti terreni inaccessibili ai trattori, rendendo così impossibile la
raccolta delle mele tardive. Problemi notevoli anche per le stalle. In provincia di Bolzano ci sono Masi isolati da mercoledì scorso, senza energia elettrica e
impossibilitati ad effettuare la consegna del latte che viene irrimediabilmente perso. Danni al settore agricolo anche in Liguria, Toscana (in particolare in Maremma) ed Emilia Romagna.
La situazione al centro Sud
Ma il maltempo sta flagellando l'intero stivale,
generando danni al settore agricolo anche al Sud. Nel Lazio bombe d’acqua, trombe d’aria e vento forte hanno compromesso le semine già effettuate. In Campania danni alle
coltivazioni ortive in piano campo e la fienagione, in particolare nel Basso Volturno e il Casertano. In Puglia l’olivicoltura ha subito danni rilevanti per le raffiche di vento, con
perdite di olive in raccolta e anche problemi per le nuove
piante anti-Xylella. Anche in Basilicata è stato chiesto lo stato di calamità naturale per i gravissimi danni dovute alle esondazioni dei fiumi e dei torrenti che hanno devastato città e campagne.
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