Non sono tutte rose e fiori comunque, visto che il presidente Istat ha pure evidenziato come rimanga un forte gap dell’occupazione femminile rispetto alla media europea, e che anche la partecipazione dei giovani al mondo del lavoro - nonostante la riduzione della disoccupazione - resta deludente (su 375mila occupati in più negli ultimi 12 mesi, neppure la metà è under35).
Inoltre Alleva ha puntato il dito contro l'elevata propensione all'evasione fiscale e contributiva, che domina in molti settori dell’economia. Mediamente nel 2012-2014 si osserva un gap di 107,7 miliardi, di cui 97 di mancate entrate tributarie e 10,7 di contributi.
PIL in salita, sorride l'economia
Intanto ci sono dati confortanti riguardo al PIL italiano, che l'Istat ha rivisto al rialzo nel primo trimestre. Il dato congiunturale sale da +0,4% a +0,5%, mentre il secondo trimestre vede una revisione al ribasso (da +0,4% a +0,3%). Per effetto di questi aggiustamenti, il dato atteso complessivo per il 2017 resta +1,2%.Altro dato interessante riguarda la propensione al risparmio delle famiglie, che è calata. In pratica le famiglie tendono a mettere da parte di meno di quel che facevano in precedenza, spendendo invece una frazione maggiore del loro reddito. Nel secondo trimestre infatti, la propensione al risparmio è stata pari al 7,5% (-0,2 punti sul trimestre precedente). Siamo al livello più basso dalla fine del 2012. Resta invece fermo il potere d'acquisto delle famiglie, che però su base annuale scende dello 0,3% (per lo più a causa degli effetti dell'inflazione).
Nessun commento:
Posta un commento