venerdì 27 ottobre 2017

Effetti finanziari delle politiche espansive: in Giappone un milione di milairdi di Yen in fuga

Sono sempre più i dati macro a guidare le scelte dei mercati. Inflazione su tutti. Se Europa e USA non riescono in alcun modo a centrare il loro target di inflazione (fissato al 2%), sta messo molto peggio il Giappone, che questa mattina ha accolto tiepidamente l'ennesimo dato flop sui prezzi al consumo. L'istituto statistico nazionale infatti ha evidenziato che l'inflazione è allo 0,7%, anni luce lontano dal 2% come obiettivo. Questo potrebbe pesare sulle prossime scelte della Bank of Japan, che da tempo sta portando avanti una politica ultra espansiva (chi sa che cos'è il fx trading ormai sa di cosa si parla).

Gli effetti di questa politica si fanno sentire sullo Yen, che nel frattempo ha perso il 3% contro il dollaro da inizio anno, mentre secondo i dati eToro contro l'euro addirittura ha perso il 10% (qui trovi una guida su come funziona eToro).

L'ultra-espansivismo e gli effetti finanziari

Ma pochi però comprendo quanto possa essere grande l'effetto distorsivo che queste manovre monetarie possono avere sull'economia. Già perché questo fiume di liquidi che inonda i mercati da quale parte andrà pure investito. E allora tutti si arrovellano a cercare dei rendimenti recenti.


Proprio dal Giappone arriva un esempio evidente. Qui sono cresciuti a dismisura gli attivi stranieri detenuti dagli investitori privati e istituzionali. Al punto tale che per la prima volta è stata superata la cifra record di un milione di miliardi di yen. Solo nell'ultimo quinquennio questo importo è salito di circa il 50%. Quindi una quota sempre maggiore di giapponesi sposta i suoi capitali dai mercati nazionali a quelli oltre oceano. Il dato diventa ancora più eclatante se pensiamo che questa cifra è più del doppio dell'intero Pil giapponese. E non è che stiamo parlando di un'economia poco evoluta. Parliamo della terza economia al mondo dopo Stati Uniti e Cina.

Ma dove finiscono tutti questi soldi in fuga dal Giappone? La metà finisce in titoli azionari. A inizio estate gli investitori del Giappone avevano in portafoglio circa 453 mila miliardi di yen in titoli stranieri. Per lo più si tratta di azioni di aziende americane, mentre il 30% circa è ubicata in Europa.

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