I dati sull'occupazione
Riguardo a quest'ultimo aspetto: nell'ultimo è cresciuta la quota di inattivi tra i 15-24enni (+0,3 punti), mentre è scesa tra i 25-34enni (-0,3 punti) e gli over 50 (-1,4 punti). Resta stabile tra i 35-49enni. Tuttavia il fatto che sia calata la popolazione complessiva tra 15 e 49 anni finisce per incidere sulla variazione annua dell'inattività, che risulta così amplificata. Al contrario, dal momento che la popolazione degli ultracinquantenni è cresciuta finisce per attenuare la variazione negativa dell'inattività in questo range.Cambia anche la composizione del mercato del lavoro. Dall'inizio dell'anno sono infatti diminuiti i dipendenti di 17 mila unità. Nel corso del trimestre invece l'occupazione sale, ma la variazione positiva riguarda quasi esclusivamente i contratti a termine (+103 mila), mentre i lavoratori a tempo indeterminato sono saliti solo di 6mila. Anche su base annua questo trend è confermato: lavoratori dipendenti +387 mila, ma 361 mila sono quelli a termine e solo 26mila quelli permanenti. Infine c'è il dato critico sulla disoccupazione giovanile. A settembre nella fascia 15-24 anni la quota di giovani disoccupati è pari al 35,7%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Nessun commento:
Posta un commento