giovedì 12 luglio 2018

Crediti deteriorati, la stretta sarà sotto la supervisione BCE banca per banca

Cambieranno le modalità con cui la BCE gestisce la questione dei NPL - Non profit loans. La Banca centrale europea infatti ha annunciato tramite una nota che fisserà aspettative specifiche per ogni singola banca riguardo agli accantonamenti per la copertura dei crediti deteriorati. Tali aspettative sono basate sul benchmarking di banche simili e paragonabili, e sono definite in base all'attuale livello di Npl e alle caratteristiche finanziarie degli istituti.

Crediti deteriorati e BCE

Il lavoro fato fino a questo momento sui crediti deteriorati è giudicato da Francoforte come molto positivo, anche se «l'attuale livello aggregato rimane troppo alto se paragonato agli standard internazionali». Servono quindi ulteriori sforzi in questa direzione. Adesso con questa nuova misura, la banca centrale vuole giungere a garantire ulteriori progressi per ridurre i rischi nell'Eurozona, così anche da arrivare a uno stesso livello di copertura degli stock e flusso di Npl nel medio termine. La Vigilanza Bce guidata da Daniele Nouy mira quindi a trovare un punto di incontro tra la necessità di mantenere il rigore sul tema dei crediti deteriorati, e al tempo stesso tenere conto della specificità delle singole banche.

Per le banche italiane questo nuovo orientamento della BCE è molto positivo. Infatti i nostri istituti nazionali sarebbero stati penalizzati dalle differenze enormi con gli altri Paesi dell’eurozona sia nel tessuto economico sia nelle norme sul recupero crediti deteriorati. Adesso invece, visto che le singole banche dovranno elaborare un proprio piano di smaltimento dei crediti in sofferenza, si potrà viaggiare seguendo un percorso graduale e sostenibile per individuare i livelli di accantonamento sui crediti. La Banca d'Italia, da parte sua continuerà a lavorare con la Eurotower per monitorare i progressi delle banche italiane.

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