L'Iran e la criptovaluta del Venezuela
L'Iran potrebbe così seguire presto l'esempio del Venezuela, che ha sviluppato una propria criptovaluta crittografata - il Petro - nel tentativo di rilanciare la sua economia e arginare l'inflazione che secondo il Fmi potrebbe presto raggiungere l’1 milione per cento. Il progetto del governo iraniano di creare una “moneta crittografica nazionale” sarà inizialmente utilizzato solo per compensare le transazioni bancarie, ma sarà successivamente esteso al grande pubblico.La cosa davvero curiosa è che appena pochi mesi fa proprio l'Iran aveva vietato Bitcoin e le altre valute criptiche nel paese, dal momento che le riteneva alimentatrici di riciclaggio di denaro e terrorismo. Si tratta peraltro di considerazioni che chi sa come funziona trading Bitcoin Italia, ha già sentito negli ambienti di tutta la finanza globale.
Tutto questo avviene mentre le criptovalute hanno vissuto un'altra settimana positiva sui mercati, che ha alimentato le aspettative del mercato per una ripetizione dell'ondata verificatasi alla fine del 2017. Molti trader si sono rituffati in questo mercato (qui ci sono esempi swing trading strategia forex). Tuttavia questo atteso rally si è spento di fronte al nuovo rifiuto da parte della SEC di un ETF Bitcoin sostenuto dai gemelli Winklevoss. Dopo questo evento, le principali monete virtuali hanno fatto dietrofront. Bitcoin è risceso sotto 8000 dollari, Ethereum viaggia a 460 dollari (-3,4%), Ripple a 0,4483 dollari (-2,3%).
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