Dati macro del Giappone
L'evento clou degli ultimi giorni è stato il rilascio dei dati sull'inflazione nipponica. Si è trattato di un report sostanzialmente in linea con le aspettative. L’inflazione generale è andata oltre le previsioni degli analisti, visto che è salita all’1,3% annuo contro l’1,1% previsto. Il dato core però si è mosso poco, e comunque l'inflazione rimane ben lontana dell'obiettivo della Banca del Giappone, che è al 2%. Negli ultimi giorni peraltro sono stati resi noti altri due indicatori che sono rimasti in sordina.Consiglio: se vi piace il trading su valute, cercate di scegliere sempre un broker spread più bassi forex.
Tutto questo fa pensare che la Banca del Giappone non ha al momento ragioni per cambiare la sua politica. L'istituto centrale ha nel frattempo ridotto l'ammontare dei titoli di stato con scadenza superiore ai 25 anni che acquista nell'ambito delle sue misure di politica monetaria espansiva di 10 miliardi di yen, a 50 miliardi di yen. Nell'ultima sua operazione di Quantitative easing, la BoJ aveva effettuato acquisti per 60 miliardi di yen.
L'andamento dello Yen
A livello valutario, lo Yen in settimana ha perso oltre un punto percentuale contro l'euro. Basta aprire la classifica migliori piattaforme trading online autorizzati e prendere i dati per rendersene conto. La coppia Eur-Jpy ha toccato anche i massimi di 5 mesi ed è oltre quota 132 (Il cambio ha segnato il massimo annuale a 137,51 il 2 febbraio ed il minimo a 124,62 il 29 maggio). Il rapporto di cambio con il dollaro invece segna un deprezzamento meno forte. L’USD/JPY è salito dello 0,40% nel corso della settimana e viaggia sui 112.55, dopo aver sfiorato quota 113.Riguardo ai prossimi giorni, la sensazione è che lo yen giapponese dipenderà molto da quello che acadrà sul fronte delle tensioni dello scontro commerciale tra USA e Cina, ma anche sulle novità che emergeranno dall'imminentne meeting della FED.
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