L'ascesa del Bitcoin
La prima volta che un Bitcoin venne quotato fu nel 2009, quasi un decennio fa. All'epoca il valore di questa criptovaluta era minimo. Infatti bastava un solo dollaro per avere 1.309,03 Bitcoin. Oggi quell'ammontare di BTC potrebbe essere scambiato con circa 8 milioni di dollari. Appena qualche mese fa sarebbero stati addirittura 25 milioni. Già perché la capostipite di tutte le cryptocurrencies ai suoi albori valeva neppure un decimo di pence, mentre oggi vale circa 6 mila dollari.Certo, questo decennio è stato un continuo saliscendi dalle montagne russe. Anche se proprio gli ultimi mesi sorprendono per la "ordinaria" stabilità delle quotazioni. Cosa davvero anomala per uno strumento abituato a rally clamorosi e cadute rovinose. L'esempio più evidente risale a un annetto fa. L'ondata speculativa spinse il BTC da 1000 dollari verso i 20mila dollari nel giro di pochi mesi, e i trader non facevano che parlarne. Si chiedevano quale fosse il time frame trading migliore, quale fosse lo scenario futuro più probabile, se si potesse giungere a 100 mila dollari. Ma con altrettanta violenza c'è stato un tracollo fino a 10 mila nell'arco di 20 giorni. Manipolazione dei prezzi, come sostengono in molti? Forse, ma nessuno può saperlo.
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Quello che invece è chiaro a tutti è che il Bitcoin ha un po' perso la sua funzione originaria. Avrebbe dovuto essere una moneta elettronica senza intermediari non basata sulla fiducia. Così non è. Infatti la valuta digitale più nota al mondo è stata usata assai più spesso come oggetto di speculazione che come moneta. Peraltro gli intermediari ci sono eccome, e non tutti sono veramente affidabili. Inoltre una vera moneta il Bitcoin non potrà mai neppure essere. Ma tutte queste contraddizioni sono la vita stessa del Bitcoin, che dopo 10 anni è ancora qui a far parlare di sé.
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