mercoledì 21 novembre 2018

Spread alto, il contraccolpo sarà su titoli di Stato e banche

Lo spread continua ad essere il termine più temuto delle ultime settimane, se non mesi. Colpa degli intrecci tra politica ed economia, che hanno reso molto nervosi i rapporti tra Italia e Ue, che proprio oggi ha deciso di bocciare la nostra manovra economica.

Le conseguenze dello spread

Lo spread - ovvero la differenza tra il rendimento dei titoli di stato Italiano (Btp a 10 anni) e i titoli di stato tedeschi (bund a 10 anni) - è praticamente raddoppiato negli ultimi mesi. Il giorno dopo le elezioni della scorsa primavera era a 137 punti, adesso sfora i 300 punti. Ma cosa accade quando sale lo spread, e quali ripercussioni potrebbero esserci nella nostra vita di tutti i giorni? A dispetto di quello che si sente,al momento non comporterà nessun aumento delle rate di mutui e prestiti. Ma ciò non vuol dire che non ci saranno delle ripercussioni sulle nostre vite.

Il primo problema è per i conti dello Stato. Uno spread alto significa che i titoli di stato italiani sono considerati più rischiosi, e quindi devono essere resi "appetibili" con rendimenti molto più alti di quelli tedeschi. L’Italia sarà cioè costretta a finanziare il suo enorme debito pubblico (oltre 2.300 miliardi di euro) emettendo nuovi titoli con interessi più alti. Tutto ciò farà crescere ulteriormente il nostro debito pubblico.

Non c'è invece alcuna conseguenza diretta sui mutui alle famiglie. Questi tassi infatti vengono decisi dalle banche con cui si stipula il mutuo. Nel breve periodo non c'è nulla da temere. Nel lungo termine invece qualcosa potrebbe cambiare per i nuovi contratti. Lo spread alto infatti inciderà sui bilanci delle banche italiane, che hanno nei loro portafogli un’ingente quantità di titoli di Stato. Per riequilibrare i bilanci, aumenteranno i costi dei servizi e probabilmente irrigidiranno la politica di concessione dei finanziamenti. Un ulteriore colpo per la crescita economica.

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