Con la nomina di Michele Bullock al vertice della Reserve Bank of Australia, cresce il numero di donne che sono alla guida delle banche centrali. Complessivamente sono 24 su un totale di 186 istituti centrali esistenti.
Si tratta della cifra più elevata da quando l’Official Monetary and Financial institutions Forum iniziò il conteggio.
Le donne al timone delle banche centrali
La più famosa delle timoniere di banche centrali è senza dubbio Christine Lagarde, che governa la Banca Centrale Europea dal 2019. Peraltro il testimone che gli è stato consegnato dall'italiano Mario Draghi è stato assai scomodo, visto che in questi quattro anni Lagarde ha dovuto fronteggiare la pandemia, la guerra, la crisi energetica e la corsa dell'inflazione.
Il boom dopo Janet Yellen
Il numero delle donne alla guida delle banche centrali è cresciuto soprattutto dopo che Janet Yellen divenne la numero uno della Federal Reserve, l'istituto centrale americano che ha guidato dal 2014 al 2018.
L'ultima in ordine di tempo invece, come detto, è stata Michele Bullock alla guida della RBA. Prenderà il posto di Philp Lowe, che ha il mandato in scadenza e che non è stato confermato per altri 7 anni, a causa delle proteste scoppiate nel paese per via dei continui aumenti dei tassi di interesse.
Una donna per la Turchia
Tra tutte le donne che guidano banche centrali, il compito più difficile probabilmente è quello che attende Hafize Gaye Erkan, che il mese scorso è diventata la numero uno della banca centrale di Turchia. La CBRT è probabilmente la Banca Centrale più instabile dell'ultimo decennio, viste le continue ingerenze del presidente Erdogan nelle questioni di politica economica, tanto che il sultano turco ha cambiato 5 presidenti in soli 4 anni.
Anche il FMI parla al femminile
Oltre al numero crescente di donne che governano le banche centrali, va aggiunto anche che il numero uno del Fondo Monetario Internazionale, una delle più importanti istituzioni economiche e globali, è la bulgara Kristalina Georgieva.
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