Per chi si mette in viaggio è in arrivo la consueta stangata estiva sui prezzi di benzina e gasolio. Ormai gli incrementi del costo del carburante, in concomitanza degli spostamenti per le vacanze, è una brutta consuetudine. La notizia peggiore però è che al distributore non si vedevano prezzi così elevati da un anno.
I dati sui prezzi di benzina e gasolio
Sulla base di un report fornito da Staffetta Quotidiana, la media dei prezzi di benzina praticati alla pompa in modalità self-service è 1,88 euro per litro. Lo scorso anno, anche grazie allo sconto sull'accisa di 30 centesimi per litro, il prezzo era inferiore di questi tempi. La benzina al servito in autostrada è a 2,2 euro. Il costo di un litro di gasolio invece è arrivato a 1,73 euro per litro, come non succedeva dallo scorso mese di aprile.Se si allarga il confronto con il 2021, si scopre che benzina e gasolio costano oggi circa il 14% in più di allora.
Le ragioni della corsa
Alla base dell'incremento dei prezzi di benzina e gasolio c'è anzitutto il rialzo delle quotazioni per i prodotti raffinati. L'incremento di questi ultimi si lega alla riduzione delle scorte americane e allo stop di alcune raffinerie importanti in Europa, negli Stati Uniti e in Asia.
Non da ultimo c'è anche l'aumento del prezzo del petrolio, con il Brand europeo che è salito oltre gli 83 dollari (dati Pocket Option Italia).
Conseguenze
La maggiore spesa che si deve sostenere per un lungo viaggio in auto potrebbe avere delle ripercussioni anche sulle vacanze estive, perché più si spende per il carburante, meno si potrà spendere per altro.
Allo stato attuale dei prezzi, fare un pieno di carburante può arrivare anche a costare 110 euro. Dal momento che gli indicatori che anticipano il trend stimano un esodo di milioni di vacanzieri ad agosto, si può ipotizzare una stangata da 800 milioni di euro.
Trasparenza mancata
In teoria ad aiutare i clienti nello scegliere le stazioni di rifornimento più convenienti ci dovrebbero essere i cartelloni con l'indicazione dei prezzi medi regionali, in base a un recente obbligo di legge che scatterà dall'inizio di agosto.
Tuttavia i ritardi nella consegna di questi cartelloni da parte delle compagnie petrolifere, rischia di provocare una falsa partenza per questa novità che avrebbe dovuto garantire maggiore trasparenza agli automobilisti.
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