La politica di tassi di interesse alti portata avanti dalla Bank of England per combattere l'inflazione sta dando i suoi frutti. L'ultimo rapporto sui prezzi al consumo nel Regno Unito evidenzia infatti un raffreddamento. Tuttavia, questo ha innescato un calo della sterlina sul mercato valutario.
Il report sull'inflazione
Secondo quanto comunicato dall'Office for national statistics, ossia l'istituto britannico che si occupa di rilevazioni statistiche, a giugno il tasso di inflazione britannico ha rallentato al 7,9%, meno di quanto si aspettassero gli economisti (8,2%). Questo livello segna il tasso di inflazione più basso da 14 mesi.Scende anche il tasso "core", ossia quello che non considera gli elementi più volatili come energia e cibo. Il nuovo livello è del 6,9%, rispetto al 7,1% del mese scorso che fu anche il massimo di 31 anni.
Su base mensile i prezzi del Regno Unito sono saliti dello 0,1%, molto meno dello 0,8% del mese precedente.
Inflazione e Bank of England
Va ricordato che l'obiettivo per l'inflazione fissato dalla Bank of England è del 2,0%, e proprio per questo l'istituto da tempo sta portando avanti una politica di strette monetarie. Tuttavia, il raffreddamento evidenziato dal report di oggi potrebbe indurre la Bank of England ad essere meno aggressiva.
Gli investitori adesso oscillano tra un aumento dei tassi di 25 o 50 punti base nella prossima riunione, ma aumentano le speranze di una tregua sul costo del denaro. Intanto c'è chi sta studiando la price action scalping.
La reazione del mercato
Questa prospettiva ha finito per incidere sull'andamento della sterlina britannica, che perde quota rispetto al dollaro. Il cambio GBP-USD scivola sotto 1,30, anche se rimane vicino al massimo di 15 mesi di 1,314 raggiunto il 14 luglio. Chi sfrutta una Parabolic Sar strategia Forex vede il prezzo ancora sopra l'indicatore.
Nel frattempo il rendimento dei gilt britannici a 10 anni è sceso a circa il 4,2%, raggiungendo il livello più basso dall'inizio di giugno.
Cresce invece il FTSE 100, l'indice azionario di Londra, che guadagna oltre un punto percentuale a quota 7.530 mercoledì, il massimo in un mese.
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