Le Borse europee chiudono tutte con con robusti rialzi, nell’attesa che domani arrivi il dato sull’inflazione Usa, che servirà a capire che intenzioni ha la FED sui tassi. Intanto l'umore degli investitori è tenuto alto dalla decisione di Pechino di prorogare fino al 2024 le misure per sostenere il mercato immobiliare.
Resta alta poi l'attesa per l'avvio della stagione di risultati societari negli USA, che alimentano un po' di ottimismo.
Il bilancio della giornata per gli investitori
Su tutte le piazze europee gli investitori hanno fatto acquisti. A Milano l'indice Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,68% a 28.061 punti, continuando la scia rialzista di tre sedute. Lieve aumento anche per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 30.112 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,49%); come pure, poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,25%).Anche nel resto d'Europa gli investitori hanno fatto compere, ed alcuni hanno approfittato per adottare tecniche di scalping 5 minuti. A fine giornata Parigi è la piazza migliore con +1,07%. Avanza anche il DAX di Francoforte +0,75%. Bene Madrid +0,82%, meno brillanti Londra (+0,12%, dopo che i dati sul mercato del lavoro hanno evidenziato alcuni segnali di raffreddamento) e Amsterdam (piatta).
La giornata di Milano
Sul listino milanese hanno viaggiato forte i titoli industriali e quelli del lusso. Gli investitori hanno premiato soprattutto Moncler, in rialzo del 2,90%. Bilancio positivo anche per Interpump +2,31%, Iveco +2,29% e Leonardo +2,12%. In evidenza anche Tenaris, +2,79% grazie al balzo del petrolio.
A Piazza Affari si sono mosse a ritmo diverso le banche, con Banca Mps in rialzo e Unicredit giù.
Segni negativi per Prysmian (-0,46%), Fineco (-0,41%) e Amplifon (-0,23%).
Gli altri mercati
Giornata positiva anche per l'euro-dollaro. Gli acquisti degli investitori avevano spinto il rapporto di cambio oltre la soglia di 1,10, prima di una frenatina verso area 1,098. Si intravede una candela inverted hammer trading.
Tra le materie prime corre il petrolio: il Brent si avvicina a 80 dollari al barile; il greggio texano WTI sale a 74,61 dollari.
L'Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,38%.
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