Una brutta sorpresa per i consumatori: il nuovo rincaro del prezzo medio delle tariffe RC Auto, così come indicato dall'IVASS. Il nuovo aumento spinge il costo dell'assicurazione sui livelli dell'ottobre del 2019, scatenando così l'ira dell'Unione Nazionale consumatori, che giudica spropositato questo rincaro.
La battaglia sui prezzi
In base ai calcoli effettuati dal Codacons, la nuova crescita delle tariffe RC Auto provocherà un costo aggiuntivo di circa 910 milioni di euro annui a carico degli automobilisti italiani (nel nostro paese circolano circa 43 milioni di veicoli assicurati).L'incremento medio di una polizza è stato del 7,9%, che spinge così il prezzo medio dell'assicurazione auto a 388 euro. In termini numerici si tratta di un aumento di circa 28 euro per polizza, rispetto ai prezzi dello scorso anno.
La protesta del Codacons
L'Associazione dei Consumatori ritiene che questo rialzo sia del tutto ingiustificato, e che non abbia alcuna motivazione se non quello di incrementare i profitti a scapito dei clienti. A maggior ragione se si pensa che non c'è alcun differenziale degli incrementi tra città virtuose e quelle meno virtuose.
Insomma guardando i numeri degli incidenti e all'andamento dell'inflazione, una crescita del genere delle polizze auto non è assolutamente giustificabile, considerato anche che non si registrano particolari aumenti di tasse e del costo del personale.
Posizioni contrattuali differenti
Il Codacons pone l'accento soprattutto su un aspetto. Se da un lato gli automobilisti sono costretti per legge ad assicurare i propri veicoli, dall'altra parte le compagnie di assicurazione non devono sottostare a nessun limite tariffario. Possono aumentarle a proprio piacimento.
Questo squilibrio di forze contrattuali nel corso degli anni ha portato ad una escalation dei prezzi delle RCA auto, ed è per questo che il Codacons chiede un intervento del governo affinché adotti le misure necessarie a limitare questo strapotere contrattuale delle compagnie.
Nessun commento:
Posta un commento