domenica 11 agosto 2024

Mercati finanziari, occhi sull'inflazione negli USA

Entriamo nella fase centrale del mese di agosto, tradizionalmente più blanda per i mercati finanziari. Stavolta qualcosa sarà diverso, perché le recenti turbolenze hanno innescato un clima di nervosismo che potrebbe protrarsi ancora.

Gli appuntamenti sui mercati finanziari

Come sempre, gli occhi saranno puntati soprattutto sugli USA, dove sono in uscita diversi dati macro. L'attenzione dei mercati finanziari sarà focalizzata soprattutto sui rapporti CPI e PPI e sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve. Si prevede che il rapporto CPI mostrerà una leggera decelerazione del tasso di inflazione annuale, a un aumento lieve su base mensile sia dell’IPC primario che di quello core.

Tutto questo potrebbe incidere sul dollaro, che di recente è rimbalzato intorno a 103,2, attestandosi vicino al massimo di una settimana, dopo che i dati sulle richieste di disoccupazione hanno attenuato i timori di una recessione economica.

NB. Se vi interessa operare sui mercati finanziari delle valute, imparate la tecnica del breakout pullback trading.

Eventi in Europa

Pochi dati di interesse dall'Europa. Quello più rilevante è l’indicatore ZEW del sentiment economico tedesco, che potrebbe scendere al minimo di sei mesi.
Inoltre le seconde stime dovrebbero confermare che il PIL dell'Eurozona è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre, in linea con il primo trimestre. Si prevede che la produzione industriale nell’area euro rimbalzerà a giugno, mostrando il maggiore incremento in sei mesi.

Tanti dati in arrivo dal Regno Unito

Settimana intensa per il Regno Unito, dove sono attesi i dati su disoccupazione, inflazione, tassi di crescita del PIL, produzione industriale e vendite al dettaglio. I mercati finanziari prevedono che l’economia del Regno Unito cresca dello 0,6% nel secondo trimestre, leggermente più lentamente rispetto all’aumento dello 0,7% nel primo trimestre. Si prevede che l'inflazione salirà al 2,3% a luglio, rispetto al target della BoE del 2% per i due mesi precedenti. Ciò influenzerà i movimenti della sterlina, rispetto alla quale l'indicatore momentum trading evidenzia una certa stabilità.

Politica monetaria in Nuova Zelanda e Norvegia

Altrove, l'attenzione sarà al meeting della RBNZ, che comunque dovrebbe mantenere invariato il suo tasso di interesse. Sempre su fronte della politica monetaria, anche la Norges Bank è pronta a mantenere invariati i tassi di interesse.
La Cina riferirà sui nuovi prestiti in yuan, sull’indice dei prezzi delle case, sulle vendite al dettaglio e sul tasso di disoccupazione. Nel frattempo, saranno annunciati i tassi di crescita del PIL del secondo trimestre per Giappone.

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