mercoledì 16 luglio 2025

Vendite in calo nel settore auto? Con questi prezzi sono un lusso

Nell'arco di una dozzina di anni, il mercato dell'auto ha riservato una bruttissima sorpresa ai clienti. I prezzi infatti sono cresciuti del 52%. Non c'è da meravigliarsi allora se le vendite sono in calo e la crisi in cui questa industria è precipitata non sembra avere via di uscita.

Prezzi alti, giù le vendite

Un tempo le auto erano disponibili per ogni fascia di clienti, dal più esigente e spendaccione fino a quello che cercava semplicemente una macchina per risolvere la sua esigenza di mobilità. E le vendite andavano benone. Poi però lo scenario è cambiato, e oggi un’auto nuova resta solo un miraggio per molti italiani.

Se nel 2013 il prezzo medio di una vettura era 19.000 euro, oggi il prezzo medio è salito a 30.000 euro. Un aumento del 52%. Il guaio è che nel frattempo i redditi familiari sono saliti del 29%. Fatta eccezione per la Dacia Sandero, la soglia dei 15mila euro è ormai solo un ricordo.

Da bene di massa a bene di lusso

Questo disallineamento ha trasformato l’automobile da bene di massa a bene quasi di lusso, spingendo al ribasso le vendite. Di fronte a uno scenario così negativo, due italiani su tre rinunciano o rimandano l’acquisto dell'auto. Ciò porta alla conseguenza che il nostro parco auto in circolazione invecchia. Ha superato i 13 anni di media, e oltre la metà delle auto usate acquistate ha più di dieci primavere.

I driver della crescita dei prezzi

Va detto che i grandi marchi dell'industria automobilistica non sono sciocchi a spingere i prezzi all'insù, facendosi del male da soli. I listini delle auto si sono impennati per diverse ragioni.
Il primo è la transizione elettrica, che ha comportato un sistema di regole severe e scadenze così imminenti da costringere le imprese a investire tanto e in fretta, senza avere numeri chiari e sicuri riguardo alle future tendenze di mercato. Le vendite di auto elettriche hanno avuto un boom passeggero, soprattutto grazie agli incentivi. Finiti quelli, per le industrie dell'auto è cominciata la crisi dell'auto elettrica. L’elettrificazione, più che un’opportunità, è diventata un moltiplicatore di costi. 

Come se non bastasse questo, si sono aggiunti in sequenza altri problemi: la pandemia ha inceppato la produzione, la crisi dei chip ha ridotto l’offerta, la guerra in Ucraina ha fatto esplodere i costi energetici e le materie prime.

Nessun commento:

Posta un commento