In attesa della nuova riunione del cartello di produttori, i prezzi del petrolio cominciano il mese di settembre con una crescita di circa l'1%. La quotazione è stata spinta soprattutto dalla preoccupazione riguardo possibili interruzioni delle forniture, legate all'intensificarsi della battaglia tra Russia e Ucraina.Ma incide anche l'indebolimento del dollaro.
Dove si trovano i prezzi del petrolio
Sul mercato il prezzo del Brent ha superato i 68 dollari per barile, mentre il WTI si è avvicinato alla soglia dei 65 dollari. I prezzi del petrolio sono reduci da un mese di agosto molto negativo, durante il quale hanno perso oltre il 6% a causa dell'aumento delle forniture da parte dei paesi dell'Opec+. È stato il primo mese di calo dei prezzi negli ultimi quattro, e ha spinto i prezzi del petrolio sotto la media mobile 200 periodi.
La tensione Russia-Ucraina
Per quanto riguarda le prospettive, sembra che i prezzi del petrolio non stiano imboccando una direzione chiara, dal momento che l'eccesso di offerta nel quattro trimestre viene compensato dalle nuove tensioni geopolitiche.
I mercati sono preoccupati per i flussi di petrolio russo, dopo che le spedizioni settimanali dai loro porti sono scesi al minimo di un mese. Intanto il presidente ucraino Zelensky ha promesso attacchi di rappresaglia sul territorio russo, dopo che i droni lanciati da Mosca hanno colpito gli impianti energetici nel nord e nel sud dell'Ucraina.
Il sondaggio Reuters che non alimenta le speranze
Nel frattempo secondo un sondaggio Reuters pubblicato sul finire della scorsa settimana, i prezzi del petrolio non dovrebbero aumentare molto quest'anno rispetto ai livelli attuali, dal momento che l'incremento della produzione aumenta il rischio di un surplus di offerta. Allo stesso tempo le minacce di sanzioni da parte degli Stati Uniti frenano la crescita della domanda.
Il ruolo del dollaro USD
Anche il calo del dollaro sta influenzando l'andamento dei prezzi del petrolio, che sono legati da correlazioni inverse rispetto al biglietto verde.
Nella giornata di lunedì la quotazione del biglietto verde si è avvicinata al minimo di cinque settimane (mentre si forma una candela spinning top), rendendo così il petrolio meno costoso per gli acquirenti che utilizzano altre valute.
Bisognerà osservare con attenzione il report sul lavoro statunitense di questa settimana, perché darà indicazioni sullo stato di salute dell'economia a stelle e strisce e sulle prospettive di tagli dei tassi da parte della Fed, cosa che potrebbe aumentare l'interesse per attività più rischiose come le materie prime.