Durante i prossimi giorni saranno quattro le questioni che agiteranno gli investitori. Quella macroeconomica, che prevede la pubblicazioni dei nuovi dati sul lavoro USA, che sarà molto importante per capire le intenzioni della FED sui tassi. Quella fiscale, perché c'è il rischio shotdown negli USA. Quella geopolitica, vista la tensione sia sul fronte russo-urcaino che su quello in Medioriente.Quello commerciale, per via dei nuovi dazi annunciati da Trump.
Gli appuntamenti negli USA per gli investitori
Come sempre saranno gli USA al centro dell'attenzione. Prima del prossimo weekend verranno pubblicati i Non Farm Payrolls, i più rilevanti dati sul mercato del lavoro. La deludente lettura del mese scorso aveva sollevato preoccupazioni su un raffreddamento dell'occupazione a stelle e strisce, sottolineato dallo stesso presidente della FED, Jerome Powell. Se anche questa volta verrà confermata questa preoccupazione, la banca centrale USA potrebbe tagliare più volte i tassi nei prossimi mesi.
Nei giorni scorsi invece alcuni dati macro più forti del previsto avevano raffreddato questa ipotesi, consentendo al dollaro un piccolo guadagno sul mercato dei cambi (chi segue una strategia bande di Bollinger e Rsi ha ricevuto dei segnali di acquisto).
Gli investitori monitoreranno anche le trattative in corso per scongiurare un potenziale lockdown a inizio ottobre.
Cosa ci aspetta nel vecchio continente
Dall'Europa sono in arrivo nuovi dati sull'inflazione, tanto per l'intero blocco che per alcuni suoi membri. Nel vecchio continente restano caldi i fronti di guerra, mentre salgono le tensioni tra la Nato e la Russia.
Nel Regno Unito invece l'attenzione si concentrerà sul discorso di lunedì del Cancelliere Rachel Reeves alla conferenza del Partito Laburista.
Gli appuntamenti nel resto del mondo
Dalla Cina si aspettano i report PMI dell'Ufficio Nazionale di Statistica, per capire le condizioni economiche del paese del Dragone. Ricordiamo che questo mercato rimarrà chiuso dall'1 all'8 ottobre per il National Day holiday.
Nel frattempo, le autorità monetarie di Australia e India dovrebbero mantenere i tassi invariati.