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lunedì 4 settembre 2023

Investitori, RBA e BoC inaugurano il settembre dei meeting

Dopo i fuochi d'artificio della settimana scorsa, tra dati su inflazione e mercato del lavoro, questa settimana andrà via più tranquilla sui fronte statunitense. Ma ciò non vuol dire che gli investitori non avranno temi importanti da metabolizzare sul mercato. Ci saranno altri dati macro in arrivo e anche alcune riunioni di banche centrali.

Investitori, occhi sui PMI

Come detto, sarà una settimana relativamente leggera negli Stati Uniti, con i riflettori puntati sul PMI dei servizi ISM, sugli ordini alle fabbriche e sui dati sul commercio estero. Gli investitori continueranno a metabolizzare gli ultimi report su inflazione e mercato del lavoro, per farsi un'idea delle prossime mosse della FED.

Questo influenzerà la marcia del dollaro, che venerdì è rimbalzato sopra 104 dopo essere sceso fino a 103,27 all'inizio della sessione, con il Supertrend doppio che suggerisce ulteriore forza del biglietto verde.

Anche se è probabile che la FED si prenderà una pausa a settembre, rimangono dubbi su ciò che accadrà in autunno.

Le banche centrali

A proposito di banche centrali, questa settimana ci sono due meeting importanti per gli investitori.
Il primo è quello della RBA australiana. Dopo la pausa nella sua ultima riunione (tassi al4,10%) gli economisti pensano che possa farlo di nuovo questa volta, nell'ultimo meeting sotto la guida del governatore Philip Lowe.

L'altra riunione è quella della Banca centrale del Canada. L'istituto ha messo in pausa i tassi a marzo e aprile, ma ha fatto un'escursione di un quarto di punto in ciascuna delle sue riunioni di giugno e luglio per portare il tasso di interesse durante al 5%. L'attuale consenso è che questa volta aumenterà i tassi di nuovo al 5,25%, ma è probabile che sia il picco, pensano gli analisti.
La decisione sarà importante per chi adotta forex intraday strategie sul dollaro canadese, che di recente si è deprezzato verso 1,36 per USD, attestandosi vicino al livello più basso dalla fine di maggio.

Dati macro

Importanti aggiornamenti arriveranno in settimana sul fronte inflazione in Turchia, Corea del Sud, Filippine, Messico e Russia. I dati sulla crescita del PIL saranno pubblicati per Australia, Sud Africa e Svizzera. Inoltre, verranno valutati i dati PMI dei servizi per Cina, Spagna, Italia e Brasile.

mercoledì 15 marzo 2023

Inflazione degli Stati Uniti, la frenata lascia aperti i dubbi sulla Fed

Dopo lo scossone innescato dal fallimento della Silicon Valley Bank, i mercati guardavano con ancora più attenzione al dato sull'inflazione degli Stati Uniti che è stato reso noto martedì. Stavolta non ci sono state sorprese né in un senso né in un altro.

Il report sull'inflazione negli Stati Uniti

In base ai dati rilasciati dall'Ufficio di Statistica Nazionale, la corsa dei prezzi al consumo nel mese di febbraio ha registrato una frenata al 6% su base annua. Si tratta di un valore atteso dagli analisti, che segna un rallentamento rispetto al 6,4% che era stato registrato a gennaio.

Il valore dell’inflazione torna quindi sui livelli più bassi dal settembre 2021, frenato soprattutto dal calo dl 2% su base annua del costo della benzina e delle auto usate. L'inflazione core, ossia depurato degli elementi che hanno maggiore volatilità come cibo ed energia, segna un aumento dello 0,5% mensile, in questo caso aumentando rispetto a gennaio ed andando oltre le aspettative.

Le conseguenze

Cosa ci dice questo dato sull'inflazione degli Stati Uniti, e perché è così importante per i peccati? Il fatto che la corsa dei prezzi stia rallentando dovrebbe rendere la Federal Reserve più morbida sul fronte dei tassi di interesse. Alla luce della recente turbolenza innescata dalla crisi della Silicon Valley Bank (a tal proposito l'agenzia di rating Moody's ha peggiorato la valutazione sulle prospettive del sistema bancario americano), la Banca Centrale Americana potrebbe abbandonare i propositi aggressivi che erano stati manifestati da Jerome Powell settimana scorsa.

Il mercato adesso infatti scommette soprattutto su un aumento dello 0,25%. C'è addirittura chi, Goldman Sachs, ritiene di non aspettarsi più alcun aumento dei tassi a fine mese. Addirittura la giapponese Nomura va oltre, ipotizzando un taglio del costo del denaro dello 0,25%. Cosa importantissima, per chi negozia opzioni binarie no Esma.

Il mercato reagisce

La prospettiva di una Federal Reserve in qualche modo costretta ad essere più morbida ha messo un freno allo slancio del dollaro. Il biglietto verde che aveva guadagnato terreno nella giornata di lunedì, è sceso nei confronti dell'Euro a quota 1,07, e gli investitori che adottano forex intraday strategie puntano sull'ulteriore aumento della valuta unica.
Anche il Dollar Index ha perso quota tornando sotto 104. In generale però va detto che il clima è tornato ad essere più incerto proprio perché molti dubbi ci sono riguardo alle prossime mosse della Federal Reserve.

mercoledì 9 novembre 2022

Investitori fanno acquisti sulle borse del vecchio continente

È stata una giornata positiva per i listini azionari del vecchio continente, che hanno strappato un piccolo rialzo. In attesa del dato statunitense sull'inflazione (in calendario giovedì), la giornata è stata caratterizzata soprattutto dall'importantissimo appuntamento negli Stati Uniti, dove è in corso la tornata del Mid-term, che ripropone la sfida Biden-Trump.

Gli esperti credono che se i repubblicani si aggiudicheranno almeno una delle due Camere, lo scenario per il mercato azionari migliorerà, perché questo bloccherà i piani di spesa del presidente Joe Biden e dei democratici, provocando un possibile calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro e un rialzo dei titoli azionari.

Il bilancio per gli investitori

Alla fine della seduta odierna gli investitori hanno visto l'indice MIB chiudere con un guadagno di 0,86% a quota 23694 punti. Il listino milanese ha preso forza da metà giornata in poi.
Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna lo 0,98% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 25.442 punti.

Nel resto d'Europa brilla soprattutto in listino di Francoforte che chiude con un guadagno di 1,15%, mentre un rialzo più moderato ha avuto Parigi (+0,39%). Chiude poco mossa Londra (+0,08%). Amsterdam +1,17%, Madrid +0,48%.

I dati di Milano

Gli investitori di Piazza Affari hanno premiato soprattutto CNH Industrial (+5,73%), spinta dai dati trimestrali e dall'aumento della guidance 2022.
Performance degna di nota anche per STMicroelectronics (+4,36%), che ha sfruttato la giornata positiva dei tecnologici. Risultati buoni per Amplifon (+3,90%) e Interpump (+3,18%).

Al contrario, gli investitori hanno venduto soprattutto Bper (-7,7%), sul quale si concentrano le prese di beneficio fisiologiche dopo il +40% dell'ultimo mese. Siamo vicini a un breakout del Pattern pennant trading analisi tecnica.
Seduta negativa per Telecom Italia, che mostra una perdita del 2,18% dopo il +10,7% di ieri.

Gli altri mercati

Sul mercato valutario, il cambio euro-dollaro è tornato sopra la parità, e chi fa forex intraday strategie ha puntato deciso sulla valuta unica. Corre l’oro, consegna immediata, che si apprezza oltre a 1715 dollari l’oncia.
Frena il greggio dopo due sedute in rialzo, mentre si segnala il tonfo delle criptovalute: Bitcoin precipita a quota 18500 dollari ed Etherum perde circa il 15%.

martedì 26 luglio 2022

Investitori nervosi, le borse europee chiudono in rosso

Giornata volatile per le borse europee, che alla fine della seduta chiudono con il segno meno. Gli investitori si danno alle vendite soprattutto a Milano, che risulta la maglia nera del vecchio continente.

Cosa agita gli investitori

I temi caldi del giorno sono il taglio delle stime di crescita del Fondo Monetario Internazionale, le trimestrali sotto le attese di Ubs (che finisce per penalizzare le banche), il 'profit warning' di Walmart e le tensioni sul fronte delle forniture del gas.

Ma più di tutti, gli investitori aspettano con ansia di conoscere le mosse della Federal Reserve, che domani dovrebbe alzare i tassi di altri 75 punti base.
Per questo il dollaro rimbalza con forza contro l'euro, con il cambio EUR-USD che scende di nuovo sotto 1,02, come ben sa chi adotta forex intraday strategie.  

Il bilancio della giornata

Per quanto riguarda il bilancio della giornata, gli investitori di Piazza Affari hanno soprattutto venduto. Il bilancio finale del FTSE MIB dice infatti -1,04% a 21.159 punti. Sessione positiva invece per il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata in aumento dello 0,73%.

Giornata fiacca anche per gli altri indici di Eurolandia. Il  DAX di Francoforte va in calo dello 0,86%, mentre Parigi segna -0,42%. Madrid -0,20%, piatta Londra (+0,01%).
Anche Wall Street va in discesa.

L'andamento dei singoli titoli

Per quanto riguarda i singoli titoli, gli investitori hanno concentrato le compere sui titoli dell'energia, dopo il nuovo taglio delle forniture russe di gas e l'accordo europeo sul taglio dei consumi.
Brilla così Italgas, +2,93%, mentre Terna cresce dell'1,94% e Snam di 0,87%.
Al contrario, le maggiori vendite hanno colpito il lusso con Moncler a -4,56%.

Tuttavia, il comparto più deludente del giorno è quello bancario, sul quale ha pesato il -10% di Ubs a Zurigo. Scendono così Banco BPM -3,10%, Bper -2,8% e UniCredit -0,3%.
Ancora una seduta in rosso per Telecom Italia, -3,10%, che continua ad essere penalizzata dalla crisi politica, che mette in bilico diversi dossier.