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martedì 13 agosto 2019

Negozi fisici e digital marketing: una risorsa che non tutti sanno sfruttare

Si parla spesso di negozi fisici e del web come se fossero nemici. In realtà però, a molti negozianti classici sfugge il fatto che il web può essere una risorsa anche per trainare le loro vendite.

La strategia digitale dei negozi fisici

Ma in che modo i negozi fisici possono utilizzare il web per attirare clienti nei loro negozi? Per riuscirci occorre una strategia organica, fatta cioè di diverse componenti che sono tutte importanti. Anzitutto bisogna creare una sinergia tra il proprio marketing digitale e il proprio marketing fisico. In sostanza i due mondi non devono viaggiare su binari paralleli, ma comunicare tra loro. Un esempio sono gli adesivi o i flyer che vengono distribuiti a chi entra nel negozio fisico.

Quando si utilizzano i social, l'errore più comune è pensare che essi debbano essere una seconda vetrina del negozio fisico. Una sorta di freddo espositore. Non c'è nulla di più sbagliato. La comunicazione passa per i racconti, la presentazioni, le storie quotidiane non necessariamente riconducibili all'attività di vendita, ma ad esempio relative al quartiere dove ci si trova.

Pubblicità mirata e newsletter

Il luogo in cui c'è il negozio fisico è altresì importante per la pubblicità mirata. Ad esempio con le pubblicità sponsorizzate geolocalizzate, che permettono di andare a intercettare un pubblico in target. La vicinanza gioca un ruolo cruciale nel portare un utente del web a presentarsi fisicamente nei negozi fisici. Un altro modo per invogliare il clinete a presentarsi nello store fisico, è proporgli in modo esclusivo sconti o regali grazie a campagne di digital marketing. Questa dinamica può incrementare notevolmente l’attenzione nei confronti del punto vendita.

Altri fattori importanti per i negozi fisici sono le newsletter per raccontarsi, per raccontare ai propri clienti l’attività, le esperienze, le novità e la crescita dello store. Ma conta anche ricordare l’estetica del punto vendita, perché i clienti cercano uno spazio commerciale che sia di bella presenza, ordinato e pulito.

lunedì 6 febbraio 2017

Banche, le minacce ora si chiamano Facebook, Google, Amazon: offriranno anche servizi finanziari

I colossi del web, quelli che segnano la nostra vita di tutti i giorni come Facebook, Amazon, Google e Apple, stanno per entrare nel mondo della finanza. Faranno (o quasi) concorrenza alle banche. L'ipotesi è già in piedi da qualche tempo, ma adesso pare che stia diventando concreta.

La minaccia dei social per le banche

Facebook ad esempio ha da poco ottenuto in Irlanda una licenza per l'emissione di moneta elettronica e servizi di pagamenti. Così cominciò anche Paypal, che poi dopo 3 anni acquisì la licenza bancaria.
Si prenda anche il caso di Amazon, che da poco ha lanciato una carta di credito (in partnership con Jp Morgan) riservata ai i suoi clienti “prime.

Del resto questi colossi hanno vantaggi indiscutibili: risorse quasi illimitate, tecnologiche all'avanguardia, bacini di utenza fortemente fidelizzati e in più un profilo mostruosamente minuzioni di ogni loro potenziale cliente.
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A dare sostegno a queste iniziative c'è una ricerca effettuata da Accenture. Secondo le sue rilevazioni, addirittura un terzo dei quasi 33 mila interpellati sarebbe interessato a spostare il proprio conto bancario verso uno degli operatore come Facebook, Google o Amazon.

In Italia questa percentuale cresce fino al 42% e addirittura raggiunge il 51% tra i più giovani.

La conseguenza è chiara: un eventuale loro ingresso nei servizi bancari e assicurativi, sarebbe un colpo durissimo per gli istituti tradizionali, anche perché al momento la ricchezza è in mano prevalentemente alla fascia più anziana della popolazione, che è abituata ala "vecchia cara banca", ma tra qualche anno si trasferirà verso le nuove generazioni, più avvezze ad utilizzare il web e meno sensibili all'aspetto della relazione personale.