lunedì 6 febbraio 2017

Banche, le minacce ora si chiamano Facebook, Google, Amazon: offriranno anche servizi finanziari

I colossi del web, quelli che segnano la nostra vita di tutti i giorni come Facebook, Amazon, Google e Apple, stanno per entrare nel mondo della finanza. Faranno (o quasi) concorrenza alle banche. L'ipotesi è già in piedi da qualche tempo, ma adesso pare che stia diventando concreta.

La minaccia dei social per le banche

Facebook ad esempio ha da poco ottenuto in Irlanda una licenza per l'emissione di moneta elettronica e servizi di pagamenti. Così cominciò anche Paypal, che poi dopo 3 anni acquisì la licenza bancaria.
Si prenda anche il caso di Amazon, che da poco ha lanciato una carta di credito (in partnership con Jp Morgan) riservata ai i suoi clienti “prime.

Del resto questi colossi hanno vantaggi indiscutibili: risorse quasi illimitate, tecnologiche all'avanguardia, bacini di utenza fortemente fidelizzati e in più un profilo mostruosamente minuzioni di ogni loro potenziale cliente.
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A dare sostegno a queste iniziative c'è una ricerca effettuata da Accenture. Secondo le sue rilevazioni, addirittura un terzo dei quasi 33 mila interpellati sarebbe interessato a spostare il proprio conto bancario verso uno degli operatore come Facebook, Google o Amazon.

In Italia questa percentuale cresce fino al 42% e addirittura raggiunge il 51% tra i più giovani.

La conseguenza è chiara: un eventuale loro ingresso nei servizi bancari e assicurativi, sarebbe un colpo durissimo per gli istituti tradizionali, anche perché al momento la ricchezza è in mano prevalentemente alla fascia più anziana della popolazione, che è abituata ala "vecchia cara banca", ma tra qualche anno si trasferirà verso le nuove generazioni, più avvezze ad utilizzare il web e meno sensibili all'aspetto della relazione personale.

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