mercoledì 4 marzo 2020

Tassi di interesse, la mossa della FED fa capire che il taglio non è più così efficace

Gli Stati Uniti hanno ritoccato i tassi di interesse di riferimento di mezzo punto percentuale, spingendoli in un intervallo compreso tra l'1% e l'1,25%. Quello che ha stupito non è tanto la decisione in sé, quanto il fatto che sia stata presa "di emergenza", appena una settimana prima del meeting programmato della FED.

I tassi di interesse ai tempi del Covid 19

La motivazione di questa mossa è che il Coronavirus ha modificato lo scenario economico a stelle e strisce, compromettendo la crescita economica. Tuttavia la situazione americana è decisamente migliore di quella che si respira in altri paesi del mondo. Non a caso l'OSCE parla di economia mondiale a rischio. I dati di febbraio relativi alla fiducia dei direttori degli acquisti delle imprese, evidenziano una frenata della congiuntura economica, ma non si può parlare di un vero e proprio crollo. Per questo motivo la mossa della Fed di tagliare i tassi di interesse sembra più che altro un tentativo di giocare d'anticipo, inviando allo stesso tempo un forte segnale al mercato.

Effetto nullo sulle Borse

Bisogna anche evidenziare che gli investitori si erano già abituati all'idea di un taglio dei tassi di interesse, che sarebbe arrivato in occasione del prossimo meeting in programma tra pochi giorni. Anche per questo motivo gli indici azionari non hanno reagito in maniera euforica alle decisioni della Federal Reserve. Anzi, addirittura i principali indici azionari di Wall Street hanno perso terreno, con gli investitori assai perplessi.

Un'arma spuntata

Infatti la vera domanda che si pongono è: la politica monetaria riuscirà a rilanciare l'economia? Qualche dubbio sorge, dal momento che dopo anni di manovre accomodanti e tassi di interesse molto bassi se non addirittura negativi, questa arma ormai sembra quasi spuntata. In fondo se i consumatori non consumano e se gli investitori non tornano ad investire, allora e le iniezioni liquidità producono benefici soltanto molto limitati. In effetti basta considerare che se un individuo ha il timore di perdere il proprio posto di lavoro, non andrà certamente a comprare una nuova casa soltanto perché la rata del mutuo è un po' più bassa.

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