Gli
Stati Uniti hanno ritoccato i tassi di interesse di riferimento di mezzo punto percentuale, spingendoli in un intervallo compreso tra l'1% e l'1,25%. Quello che ha stupito non è tanto la
decisione in sé, quanto il fatto che sia stata presa "di
emergenza", appena una settimana prima del
meeting programmato della FED.
I tassi di interesse ai tempi del Covid 19
La motivazione di questa mossa è che
il Coronavirus ha modificato lo scenario economico a stelle e strisce, compromettendo la crescita economica. Tuttavia
la situazione americana è decisamente migliore di quella che si respira in altri paesi del mondo. Non a caso l'
OSCE parla di economia mondiale a rischio. I dati di febbraio relativi alla fiducia dei direttori degli acquisti delle imprese, evidenziano una
frenata della congiuntura economica, ma non si può parlare di un vero e proprio crollo. Per questo motivo la mossa della Fed di tagliare i tassi di interesse sembra più che altro un tentativo di giocare d'anticipo, inviando allo stesso tempo un forte segnale al mercato.
Effetto nullo sulle Borse
Bisogna anche evidenziare che
gli investitori si erano già abituati all'idea di un taglio dei tassi di interesse, che sarebbe arrivato in occasione del prossimo meeting in programma tra pochi giorni. Anche per questo motivo
gli indici azionari non hanno reagito in maniera euforica alle decisioni della Federal Reserve. Anzi, addirittura i
principali indici azionari di Wall Street hanno perso terreno, con gli investitori assai perplessi.
Un'arma spuntata
Infatti la vera domanda che si pongono è:
la politica monetaria riuscirà a rilanciare l'economia? Qualche dubbio sorge, dal momento che dopo anni di manovre accomodanti e tassi di interesse molto bassi se non addirittura negativi,
questa arma ormai sembra quasi spuntata. In fondo se i consumatori non consumano e se gli investitori non tornano ad investire, allora e le iniezioni liquidità producono benefici soltanto molto limitati. In effetti basta considerare che se un individuo ha il timore di perdere il proprio posto di lavoro, non andrà certamente a comprare una nuova casa soltanto perché la rata del mutuo è un po' più bassa.
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