Si è chiusa una
settimana terribile per l'azionario giapponese, con l'indice principale di Borsa che è
scivolato sui minimi degli ultimi 6 mesi. A Tokyo si sono fatti ancora sentire i
timori per l’epidemia di coronavirus, che si sta diffondendo rapidamente nel paese. Questo spinge gli investitori lontano dalle attività considerate come più rischiose, come appunto l'azionario.
I dati sull'azionario giapponese
I dati possono essere ricavati dalla
classifica migliori piattaforme di trading online. A fine seduta
l’Indice Nikkei ha registrato un calo del 2,72% a quota 20.749,75, con una flessione di 579 punti (
chiusura più bassa dal 4 settembre 2019). Il più ampio
Topix ha ceduto il 2,92% a 1.471,46, il livello più basso da gennaio dell’anno scorso. Per l'azionario giapponese si tratta della
quarta settimana consecutiva in calo. La discesa ha riguardato il 97% dei titoli quotati sull’indice principale della Borsa di Tokyo, a dimostrazione che finora gli
interventi accomodanti delle banche centrali non sono riuscite a sollevare l’umore dei mercati.
Il punto è che questo tipo di misure non ha un effetto immediato sull'azionario, ne' hanno la capacità di fermare l'epidemia. Nel lungo periodo forse saranno efficaci, ma al momento
a guidare il sentiment degli investitori sono soltanto le novità quotidiane nella battaglia contro il Covid-19.
Non cala solo l'azionario giapponese
Si muovono in
territorio negativo anche le borse cinesi, con Shanghai che scivola dell'1,2% e Shenzhen dello 0,70%. Male anche Taiwan (-1,68%).
Hong Kong è in ribasso di oltre il 2,2%. Sidney -2,81%, Seoul -2,13%. La
volatilità sui mercati è fortissima come dimostra questo effetto "montagne russe", e non c'è verso di avere stime attendibili, neppure usando la
Forchetta di Andrews pitchforks forcone.
Dati macro giapponesi
Nel frattempo è tornato a scendere l'
indice che rappresenta le condizioni economiche in Giappone. Il leading indicator di gennaio si è infatti fermato a 90,3 punti, meno del valore del mese precedente (91). Sono
calati anche i consumi familiari mensili: -3,1% in termini nominali e -3,9% in termini reali, attestandosi a 287.173 yen. Su base mensile, si registra invece un calo delle spese dell'1,6% reale, che si confronta con il -1,7% precedente e con il +0,9% atteso. Nello stesso periodo la
media mensile dei redditi delle famiglie operaie è salita del 2,9% in termini nominali e del 2,1.
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