Le misure per agevolare le imprese
Grazie a questo decreto verranno stanziati quasi 3,5 miliardi per accelerare la ripresa del Mezzogiorno, definendo la cornice normativa per le Zone Economiche Speciali (ZES) che potranno essere individuate dopo il via libera ufficiale della UE sulla base delle proposte che arriveranno dalle stesse Regioni. Le ZES dovranno contenere almeno un'area portuale, e per loro sono previste delle procedure più snelle sia sotto il profilo amministrativo che per l'accesso alle infrastrutture.Inoltre nel decreto è stata introdotta una norma che apre al ritorno in pista (anzi, su strada) della compagnia tedesca Flixbus, l'operatore a basso costo nel trasporto di linea su autobus a media e lunga percorrenza. Gli era stato messo il freno perché non utilizza mezzi di proprietà ma si appoggia a società che fanno questo servizio.
Le terre e le are edificate in abbandono
Va anche segnalata la misura che istituisce la "Banca delle terre abbandonate o incolte". In base ad essa i Comuni dovranno identificare i terreni e le aree edificate che risultino in stato di abbandono da lungo tempo (almeno 10 anni). A seguito di un bando pubblico, questi terreni potranno essere dati in concessione (al massimo per 9 anni) sulla base di un progetto di valorizzazione presentato da giovani tra 18 e 40 anni. Infine il decreto allunga i termini della Cassa Integrazione Straordinaria, che potrà essere ancora concessa (se le imprese che la adottano sono in aree di crisi industriale complessa) per un periodo di ulteriori 12 mesi, con deroga ammessa non una sola volta ma "per ciascun anno di riferimento" dell'accordo stipulato con il Ministero del Lavoro.Un ultimo intervento riguarda le zone terremotate. Sono stati infatti stanziati 100 milioni sul Fondo di solidarietà UE per procedere alla rimozione delle macerie nelle aree del Centro-Italia colpite dal sisma dello scorso anno. Il decreto dispone inoltre che le case con danni gravi siano escluse dalla tassa di successione.
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