Il problema dell'inflazione
Dalle parti della Federal Reserve si conferma alta la preoccupazione perché la dinamica dei prezzi non è ritenuta soddisfacente. Anche gli ultimi dati sull'inflazione hanno confermato che questa procede ad un ritmo ancora troppo basso per poter supportare i propri progetti monetari. Ed è proprio qui che sta il problema. La FED ammette che c'è un consenso diffuso e convinto sull'opportunità di avviare il processo di normalizzazione del bilancio entro breve termine. Ma è altrettanto diffuso il convincimento che la debolezza dell’inflazione è un ostacolo forte da tenere presente.Il Comitato ha rivisto al ribasso le stime sull’indice dell'inflazione per la fine del 2017, per via del fatto che si è andata riducendo la componente core (ovvero i beni a minore volatilità). Questo ha agitato le acque in seno al Fomc, anche in presenza di dati migliori del previsto sul mercato del lavoro. Non bastano solo quelli, e finché non ci saranno dati in grado di confermare, o meno, la temporaneità dell’attuale basso livello dell’inflazione è meglio stare fermi. La lettura dei verbali quindi ha cambiato poco lo scenario del dollaro sul mercato valutario.
Gli effetti su Dollaro
Al momento sembra meglio evitare di negoziarlo, opure si può farlo sfruttando il bonus 25 euro trading offerto da alcuni broker. Ma altrimenti meglio strane alla larga perché la sensazione è che basti una scossa per farlo muovere in modo forte da una parte o dall'altra. Anche perché bisogna pure sottolineare le rinnovate preoccupazioni degli investitori sulla capacità dell'Amministrazione Trump portare avanti la sua agenda di politica economica.
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