Le altre novità sulla concorrenza
Dovrebbe inoltre diventare più facile "sbarazzarsi" dei propri operatori telefonici o fornitori di servizi Tv. La disdetta dei contratti sarà possibile con "modalità telematiche" e con le "medesime forme" dell'attivazione e dell'adesione. Insomma non ci sarà per forza l'obbligo di spedire una raccomandata. Inoltre a carico dei gestori telefonici aumenteranno le multe per chi non rispettano le norme a tutela dei consumatori. E ancora: slitta di un anno la fine del mercato tutelato, che resterà in vigore fino al 30 giugno 2019.Il recapito delle multe non sarà più esclusiva della Poste, ma gli operatori privati potranno ufficialmente fargli concorrenza per offrire lo stesso servizio. Lascia un po' perplessi invece la caduta dell'obbligo per le società di telemarketing di riferire l'identità del soggetto per conto del quale avveniva il contatto, specificandone anche la natura commerciale e di continuare la chiamata soltanto nel caso in cui l'utente - chiaramente dopo aver avuto queste informazioni - avesse concesso l'assenso. Va detto però che probabilmente nessun call center ha mai rispettato questo obbligo.
Trasporti, sanità e notai
Il Governo inoltre ha ricevuto la delega per rivedere la disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea. In sostanza per disciplinare meglio quelle situazioni controverse come quella riguardante Uber.Riguardo le farmacie, viene introdotta la possibilità per le società di capitali di controllarle, purché non si supero il limite del 20% su base regionale. Le farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale potranno inoltre proseguire il loro orario di servizio anche oltre quello stabilito. Sempre in ambito sanitario viene introdotto un requisito per le Società di odontoiatria, che dovranno avere un direttore sanitario iscritto all'albo, e potranno effettuare le prestazioni solo soggetti in possesso dei titoli abilitanti. Infine i notati: dal rapporto 1 su 7000 abitanti si passa a uno ogni 5mila. In pratica si darà accesso al mercato al 25% di notai in più.
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